L'incredibile numero di morti delle battaglie napoleoniche
Le guerre napoleoniche
Eylau |
Napoleone combattè numerose battaglie, molte delle quali provocarono un numero di morti elevatissimo.
Bonaparte stesso, più volte rimase colpito sul campo di battaglia dalla carneficina che si poneva alla sua vista. A Eylau dove si svolse una battaglia di efferata violenza tra Francesi e Russi, Napoleone ebbe a dire di non aver mai visto un così tanti numeri di morti in uno spazio così ristretto.
Si stimarono, in quella battaglia perdita per circa 30.000 uomini.
Lo stesso Maresciallo Ney pronunciò la frase:
Si stimarono, in quella battaglia perdita per circa 30.000 uomini.
Lo stesso Maresciallo Ney pronunciò la frase:
" Quel massacre! Et sans resultat" perchè la battaglia non fu nemmeno decisiva.
Perché così tanti morti?
Le ragioni dell'estrema efferatezza delle guerre napoleoniche sono molteplici. Cerchiamo di analizzarle.
- Tante nazioni in guerra
Il primo motivo è costituito dal numero di nazioni impegnate nei conflitti.
La Rivoluzione francese e il successivo avvento di Napoleone sulla scena politica aveva dato origine a una sorta di tutti contro uno. A turno le varie nazioni europee si coalizzavano contro il nemico comune francese per cui vi erano in contemporanea molti eserciti in campo. I Francesi potevano resistere a tale attacco avendo introdotto la coscrizione obbligatoria.
La coscrizione
La Francia post rivoluzionaria aveva introdotto la coscrizione obbligatoria, legge Jourdan-Delbrel del 1798 il cui principio ispiratore era Tout Français est soldat et se doit à la défense de sa patrie, che pur non interessando tutta la popolazione dava la possibilità di avere un gran numero di uomini da impiegare come soldati e questo valeva anche per le province conquistata e annesse alla Francia.
Il periodo napoleonico fu quindi contrassegnato da un'unica grande guerra che durò circa 15 anni. Si ricordano gli scontri più importanti, quelli decisivi come Austerlitz, Jena o Marengo, ma in mezzo a questi ci furono decine e decine di battaglia meno importanti, ma molto onerose in termini di perdite umane.
Come si affrontavano gli eserciti al tempo di Napoleone?
Le battaglie campali recitavano una schema consolidato. Gli eserciti cercavano di occupare le posizioni più favorevoli. Quasi sempre era l'artiglieria a iniziare la battaglia. I cannoni dell'epoca sparavano delle palle a circa un chilometro di distanza. I colpi di cannone non erano esplosivi, ma in grado di fare danni notevoli alle truppe schierate.
Contro l'artiglieria si mandava la cavalleria che poteva distruggere le batterie nemiche rendendole inutilizzabili.
Alla fine della battaglia erano le due fanterie ad affrontarsi. I moschetti, seppure imprecisi provocavano ulteriori vittime fino ad arrivare al corpo al corpo. A questo punto sui fucili si montava la baionetta.
Una battaglia napoleonica poteva arrivare a provocare il 25% di caduti tra gli effettivi dei due eserciti contando tra questi anche i feriti.
Le malattie
Un altro aspetto che provocò molte vittime tra gli eserciti delle battaglie napoleoniche furono le malattie. In egitto fu la peste a decimare le truppe di Napoleone, ma più in generale le lunghe marce, il cibo insufficiente razziato a destra e manca faceva ammalare gli effettivi. La dissenteria era all'ordine del giorno e indeboliva e uccideva un gran numero di soldati.
Da considerare, inoltre che la medicina all'epoca non era in grado di contrastare le malattie.
La mortalità era elevata anche a causa delle infezioni post ferite. Tantissime di tali ferite evolvevano in cancrena e l'amputazione degli arti non sempre poteva evitare la morte, come avvenne anche per il generale Lannes (leggi)che nel 1809 ad Aspern Essling fu colpito il 22 maggio 1809 da una palla di cannone che ne provocò la morte per setticemia il 31 maggio.
Bisogna infine considerare che la maggior parte delle battaglie napoleonche furono combattute in centro Europa dove gli inverni erano rigidissimi e i foraggiamenti per le truppe scarse. L'esempio più eclatante della devastazione e dell'eccidio di tali componenti l'abbiamo dalla disatrosa ritirata di Russia del 1812 che lascio centinaia di migliaia di morti sul terreno.
Le vittime civili
Benchè poi le guerre dell'epoca napoleonica fossero considerate aspetto che riguardava solo gli eserciti, non si possono nascondere le numerose vittime civili. I soldati di tutte le fazioni dovevano sostentarso e lo facevano a spese della popolazione civile, contadini soprattutto. Tali razzie, anche se in parte limitate dagli ordini superiori provocavano anch'esse un certo numero di morti.
La guerra in quanto tale provoca morti e devastazioni, ma il concentrarsi di tanti eventi bellici in un numero ristretto di anni e con la partecipazione di così tanti uomini, come avvenne nel periodo napoleonico provocò un numero impressionante di morti.
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