La vita di Napoleone Bonaparte, Imperatore dei francesi
Un post più breve degli altri che contiene un breve riassunto della vita di Napoleone.
Si tratta di un piccolo contributo che mi è stato richiesto da parte di qualche studente, non interessato ad approfondire le vicende di Bonaparte, ma che voleva avere a disposizione una bussola per conoscere a larghi tratti la personalità di Napoleone.
Napoleone Bonaparte
Nascita
15 agosto 1769. Ajaccio, isola di Corsica
Morte
5 maggio 1821. Isola di Sant'Elena in località Longwood
Genitori
Carlo Bonaparte
Istruzione
Collegio militare Brienne
Accademia militare Parigi
Rango iniziale
Sottotenente, artiglieria
Carica più elevata
Autoproclamato imperatore, al comando di tutti gli eserciti francesi
Le battaglie principali
- Assedio di Tolone
- Lodi
- Castiglione
- Arcole
- Rivoli
- Battaglia delle Piramidi
- Novi
- Zurigo
- Hohenlinden
- Marengo
- Ulma
- Austerlitz
- Jena
- Auerstadt
- Eylau
- Friedland
- Talavera
- Valencia
- Bailen
- Saragozza
- Albuera
- Salamanca
- Vittoria
- Eckmuhl
- Aspern / Essling
- Wagram
- Smolensk
- Borodino o Moskova
- Beresina
- Dresda
- Lutzen
- Bautzen
- Lipsia
- Brienne
- La Rothiere
- Montmirail
- Arcis-sur-Aube
- Ligny
- Quatre Bras
- Waterloo
Il più grande condottiero della Storia
Napoleone Bonaparte è stato uno dei più grandi condottieri della storia.
Le sue tattiche, la sua strategia, il suo carisma lo resero praticamente invincibile anche quando dovette affrontare eserciti pù numerosi e anche meglio addestrati.
L'eredità del suo modo di combattere e di intendere la guerra ha influennzato per più di mezzo secolo i successivi eventi militari europei.
Napoleone non fu solo un abile soldato, ma anche un valente capo di Stato. Sotto il suo Impero la Francia fu di fatto la capitale dell'Europa. Le sue riforme in campo amministrativo, alcune ancora in vigore, resero la sua nazione moderna ed efficiente.
Un geniale capo di Stato
Il nuovo codice che prende il suo nome, Codice Napoleone, di fatto uniformò il diritto in tutta Europa, rese migliore il vivere civile portando una ventata di libertà e di uguaglianza per tutti i popoli che fecero parte del suo Impero.
La tattica militare di Napoleone
Il genio militare di Napoleone resta ineguagliato.
La sua tattica militare si basava su una perfetta conoscenza del nemico e dei terreni su cui si muovevano. Bonaparte aveva una rete di spie e di ricognitori che lo mettevano al corrente di ogni sviluppo della situazione.
Le sue truppe si muovevano senza essere appesantite da vettovaglie con una velocità sconosciuta agli altri eserciti coprendo fino a 30 km al giorno. In tale maniera, in poco tempo, l'esercito francese riusciva a sfruttare una superiorità numerica momentanea che li metteva in situazione di vantaggio.
L'organizzazione
L'organizzazione era un altro di punti di forza dell'esercito napoleonico.
Le varie armi fanteria, artigleria e cavalleria erano ben separate. Le forze erano organizzate in modo che potessero essere autonome e andare in battaglia in maniera indipendente.
I suoi generali erano scelti con cura e non raggiungevano i gradi ufficiali per diritto di nascita, ma per mera capacità dimostrata sul campo di battaglia.
Napoleone era sempre molto vicino al campo delle operazioni militari e si avvaleva della collaborazione del Maresciallo Berthier , il suo capo di Stato maggiore che eseguiva e faceva eseguire i suoi ordini alla perfezione.
Il carisma
A tutto ciò bisogna aggiungere il personale carisma di Napoleone. Bonaparte si rendeva soldato fra i soldati, ne condivideva spesso il rancio, si mescolava fra di loro, ascoltava i loro racconti. Questi uomini erano pronti ad affrontare con spavalderia la morte per il loro capo e furono gli unici che non lo tradirono e che lo accomapagnarono in massa quando nel 1840 le spoglie mortali di Napoleone fecero il loro ritorno sul suolo francese dopo l'esilio a Sant'Elena.
La campagna di Russia e la prima abdicazione
Dopo anni in cui riuscì a sconfiggre e qualche volta a umiliare gli eserciti di diverse nazioni che si erano coalizzate contro di lui Napoleone conobbe la sconfitta.
La causa principale fu la sciagurata campagna di Russia del 1812.
Napoleone decise, infatti di dichiarare guerra allo zar colpevle di aver tradito il patto del blocco continentale contro l'Inghilterra.
L'esercito russo si ritirò senza affrontare Napoleone fino a Mosca che venne date alle fiamme.
La ritirata tardiva di Napoleone incontrò il rigido inverno russo che decimò l'enorme esercito francese frantumando tutto il sistema di alleanze che vi sottendeva.
Costretto ad abidicare nel 1814 fu mandato in esilio all'isola d'Elba.
I cento giorni
Dopo 10 mesi circa fece ritorno in Francia. Gli alleati ripresero le armi contro di lui.
Napoleone tentò una rapida sortita verso nord, in Belgio dove stazionavano gli eserciti inglesi e prussiani.
Dopo iniziali vittorie a Quatre Bras e Ligny arrivò la rovinosa sconfitta di Waterloo che lo costrinse alla seconda abdicazione.
Related: i cento giorni di Joseph Roth
L'esilio a Sant'Elena e la morte
Questa volta il luogo dell'esilio fu la piccola e sperduta isola dell'Atlantico Sant'Elena dove Napoleone trascoorse sei lunghi anni in prigionia.
Napoleone Bonaparte morì per un cancro allo stomaco, stessa malattia che aveva portato a morte precoce il padre Carlo e la sorella Paolina il 5 maggio dl 1821.
Nessun commento:
Posta un commento