Bourrienne, il compagno di giochi di Napoleone
La biografia
Louis Antoine Fauvelet de Bourrienne è stato un politico, generale e diplomatico francese, famoso soprattutto perché testimone dei primi anni di vita di Napoleone perché era con lui a Brienne il collegio militare che Napoleone frequentò da ragazzo.
Bourrienne ebbe una vita burrascosa. Napoleone che mai dimenticava le persone che gli erano state accanto, lo nominò segretario particolare e consigliere di Stato.
Un uomo poco affidabile
Ben presto, però Bourrienne tradì l'amicizia di Bonaparte poichè fu coinvolto in alcune speculazioni poco legali. Napoleone che era un uomo onesto lo allontanò anche se non lo punì del tutto mandandolo ad Amburgo come incaricato d'affari.
Bourrienne, però non abbandonò mai la sua fama di speculatore per cui contrabbandava merci inglesi in pieno Blocco Continentale.
Un vero amico!
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La carriera dopo la caduta di Bonaparte
Questo suo modo di essere lo protesse quando i Borbone tornarono sul trono dopo la caduta di Napoleone avendo diversi incarichi.
Una fine ingloriosa
Fini la sua vita in miseria avendo dilapidato i suoi averi.
Napoleone e Bourrienne
Ma torniamo a Napoleone e Bourrienne a Brienne.
Il conte Marbeuf
Bonaparte riuscì ad essere ammesso a Brienne per i buoni uffici del Conte Marbeuf, il governatore francese dell'isola che strinse una forte amicizia con Carlo Bonaparte, il padre di Napoleone.
In realtà Marbeuf fu qualcosa in più di un buon amico, egli frequentava con assiduità casa Bonaparte diventando anche insegnante di Francese della bella Letizia Ramolino, la madre di Napoleone.
Qualche storico ha anche voluto insinuare che tra Marbeuf e la Ramolino ci fosse stata una relazione e qualcuno si è anche spinto più in avanti teorizzando che Napoleone potesse essere il figlio del Conte.
Lasciamo da parte questi pettegolezzi storici che non hanno basi concrete per concentrarci su Bourrienne e Brienne.
Brienne
Bourrienne da buon testimone di quegli anni, unico d'altra parte, scrisse le sue memorie ritenute dalla gran parte degli storici inattendibili.
Detto questo non possiamo non riportare le sue parole sui primi anni di Napoleone.
Le memorie di Bourrienne
Nelle sue memorie, Bourrienne cita testualmente:
" Avevamo appena nove anni, quando Bonaparte e io, abbiamo iniziato la nostra amicizia che ben presto diventò molto intima . C'era una simpatia innata tra di noi. Ho goduto di questa amicizia e di questa intimità infantile fino al 1784, anno in cui lasciò la Scuola Militare da Brienne per trasferirsi in quella di Parigi. Ero uno degli studenti che sapeva meglio come adattarsi al suo carattere cupo e severo."
Non possiamo dubitare di queste parole. Lo stesso Napoleone testimoniò il fatto che Bourrienne fosse stato uno dei pochi amici dei tempi di Brienne.
Le materie preferite di Napoleone
Proseguiamo col racconto di Bourrienne allorquando ci descrive le materie preferitedi Napoleone:
"Napoleone aveva una forte volontà di conoscenza, ma aveva forti lacune in francese perchè in realtà parlava solo il Corso una lingua affine all'Italiano. Il latino per lui era una tale tortura che non l'apprese mai bene.
Sono rimasto con lui costantemente nella classe di matematica, dove era inconfondibilmente, secondo me, il più bravo di tutta la scuola.
A volte ho confrontato con lui le soluzioni ai problemi che ci hanno dato da risolvere, soluzioni che ha trovato subito con una disinvoltura che mi ha sempre stupito, diversamente dai temi e versioni, cosa di cui non voleva assolutamente sentirne parlare."
Bourrienne non fa altro che sottolineare il fatto che Napoleone avesse molte difficoltà col Francese. D'altra parte quel poco di conoscenza della lingua le aveva apprese ad Autun nei sei mesi che precedettero il soggiorno a Brienne. Viene da sé che la conoscenza della lingua francese non poteva essere che mediocre.
La passione per la matematica
La matematica, invece era la vera e propria passione di Bonaparte e fu proprio questa attitudine che lo portarono a essere arruolato nell'artiglieria dove tali abilità erano necessarie per calcolare la gitatta dei colpi di cannone.
Bourrienne ci fa anche una descrizione del carattere del giovanissimo Napoleone. Ne traccia un quadro di un ragazzo solitario, spesso bullizzato dai suoi compagni che lo prendevano in giro per il nome,che ritenevano strano e che storpiavano in Paille au nez e per le sue origini corse.
I sentimenti antifrancesi
Bourrienne ci dice che era tale la sua rabbia che spesso esclamava:
" Farò ai tuoi Francesi tutto il male che potrò"
E quando Bourrienne cercava di calmarlo, con un sorriso gli diceva:
" A te non farò niente, tu mi vuoi bene".
L'amore per la storia
Bourrienne ci dice infine che Napoleone era uno spirito solitario. Durante la ricreazione non partecipava ai giochi con i compagni, ma si chiudeva in biblioteca a leggere.
Plutarco e Polibio i suoi autori preferiti.
Un'ultima annotazione sugli scritti di Bourrienne che ci fanno intravedere i tratti del carattere di Napoleone.
Malgrado gli scherzi, Napoleone non denunciò mai i suoi compagni, anzi quando era di sorveglianza preferì più di una volta prendere lui stesso le punizioni invece che rivelare le marachelle o le mancanze dei suoi compagni.
Conclusioni
Ho premesso che le memorie di Bourrienne che anche in vita non si distinse per probità ed onestà hanno più di qualche lacuna storica, comunque restano l'unica fonte dei primissimi anni di vita di Napoleone.
Il ritratto che ne viene fuori è coerente con le peculiarità che Bonaparte espresse in seguito per cui sicuramente qualche tratto di verità è presente.
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