lunedì, maggio 29, 2023

Napoleone a Sant'Elena: L'Ultimo Capitolo di un Imperatore"

Napoleone: ultimo atto

5 maggio 1821


La storia di Napoleone Bonaparte è piena di avventure, battaglie, conquiste politiche e militari. Una vita come lui stesso disse che somiglia un romanzo.

L'epilogo di questa storia, l'ultimo capitolo si svolge sull'isola remota di Sant'Elena, nel bel mezzo dell'Atlantico con Napoleone nella condizione di prigioniero dei Britannici.

Vediamo cosa accadde a Sant'Elena, esploriamo insieme gli ultini sei anni di vita di Napoleone Bonaparte.

L'arrivo a Sant'Elena

Napoleon at St.Helena


La fine fu a Waterloo. Giugno 1815, la battaglia tra le truppe francesi e quelle inglesi con al comando Wellington si risolve con la sconfitta di Napoleone per l'intervento sul campo di battaglia dei Prussiani reduci della sconfitta di Ligny. Non arrivò, come sperava Bonaparte il Maresciallo Grouchy che si era tenuto troppo distante dagli uomini di Blucher.

Un errore fatale che costringe Napoleone ad abdicare per la seconda volta. Bonaparte, dopo vari tentennamenti decide di consegnarsi agli Inglesi che ordinano insieme alle nazioni alleate di esiliarlo sulla remota isola di Sant'Elena

Quando Napoleone giunge a Sant'Elena a bordo della HMS Northumberland, la sua prima impressione è di sconcerto e frustrazione. L'isola è molto diversa dalle maestose città europee che aveva abitato. Il paesaggio è caratterizzato da scogliere scoscese, colline verdeggianti e una natura selvaggia, ma soprattutto all'occhio attento di Napoleone non sfugge che era imposibbile una fuga.

Longwood House

Longwood house


La sua dimora a Sant'Elena è a Longwood House, una residenza isolata situata in una zona sperduta dell'isola.

Hudson Lowe

Hudson Lowe


Dopo pochi mesi arriva il governatore designato dagli Inglesi, Hudson Lowe che ha l'incarico di esserne il carceriere e di impedire qualsiasi tentativo di fuga, applicando le rigide regole imposte dal governo britannico. Compito che Lowe svolge con certosina e paranoica cura rendendo impossibile e frustrante la vita di Napoleone.

Bonaparte , una volta che si rende conto della situazione, nega ogni contatto al governatore e accetta con dignità imperiale il destino che gli era stato concesso

Il primo periodo a Sant'Elena è difficile per Napoleone. La sua mente si riempie di pensieri di vendetta e di fuga.

Napoleone decide di scrivere le sue memorie

Napoleone detta le sue moemorie


Tuttavia, a poco a poco, si rende conto che l'isola è destinata a essere la sua prigione definitiva e che la sua unica via d'uscita sarebbe stata attraverso la sua memoria storica e il suo impatto duraturo sulla società.

Fu questo lo scopo di Napoleone a Sant'Elena, tracciare con le parole la sua storia, con la speranza che la sua dinastia possa continuare con il figlio. Le giornate trascorrono dettando le sue memorie, leggendo i pochi libri che aveva a disposizione e con delle passeggiate che divengono sempre più rare con l'andare del tempo.

Noia e solitudine a Sant'Elena

casa napoleone


Per la prima volta Napoleone si scontra con un'altra dimensione di vita, quella in cui non ha niente da fare. La noia e l'inazione lo fiaccano nel corpo e nello spirito, ma nonostante le difficoltà, Napoleone mantiene il suo carattere fiero e determinato, continuando a lottare per preservare la sua memoria e il suo status di grande figura storica.

La vita quotidiana sull'isola

Longwood House, la residenza assegnata a Napoleone, diviene il centro delle sue attività quotidiane. La sua camera da letto, la biblioteca e il suo studio divengono gli spazi principali in cui trascorre gran parte del suo tempo.

La routine giornaliera

La giornata tipo di Napoleone inizia presto al mattino. Solitamente, fa colazione in solitudine, godendosi qualche momento di tranquillità prima che le attività del giorno inizino . Poi, si dedica alla lettura e alla scrittura. Napoleone; si lamenta, però delle scarse notizie che arrivano dal continente vuoi per la distanza e l'isolamento di Sant'Elena , vuoi per la censura inglese.

Le memorie dettate a Las Cases

Napoleone e les cases


Inoltre, Napoleone dedicava una parte significativa del suo tempo alla stesura delle sue memorie. Con l'aiuto di alcuni dei suoi seguaci fedeli, raccontando le sue campagne militari, le sue decisioni politiche e le sue ambizioni. Vuole lasciare un resoconto accurato della sua vita e delle sue imprese per assicurarsi che la sua eredità fosse preservata.

I pochi svaghi a Sant'Elena

Durante la giornata, Napoleone si concede delle passeggiate nei dintorni di Longwood House. In questi momenti all'aperto era accompagnato da una scorta britannica, che si assicura che non si allontani dalla residenza oltre i limiti concessi e ciò lo dissuade dal continuare.

Nei primi tempi dell'esilio Napoleone si sforza di coinvolgere le persone che lo hanno accompagnato, come se si tratti di una piccola corte, impegnandosi in giochi di carte o discussioni e dibattiti su vari argomenti, ma col passare del tempo tutto ciò lo annoia.

Una salute che vacilla

Anche la salute di Napoleone comincia a vacillare. Crisi di emorroidi, i primi problemi allo stomaco e respiratori lo affligono.

L'isolamento e la mancanza di libertà continuano a pesare su Napoleone. Spesso si lamenta delle restrizioni imposte dal Governatore, rendendo la sua situazione coem quella di un prigioniero. Egli ha poche occasioni per interagire con il mondo esterno e si sente tagliato fuori dagli eventi che si svolgono nel continente europeo.


Riflessioni e rimpianti

Rimpianti Napoleoen


Durante il suo esilio a Sant'Elena, Napoleone ha ampi momenti di riflessione sulla sua vita, le sue imprese e il suo impatto sulla storia.

Napoleone, un uomo dal pensiero vivace e ambizioso, trascorre molte ore immerso nei suoi pensieri. Rilegge le sue memorie, ricorda le sue vittorie e i suoi momenti di gloria, ma anche i momenti in cui le cose sono andate storte. Si interroga sulle scelte che ha fatto e sulle conseguenze che hanno avuto per sé stesso e per l'Europa.

Waterloo

Uno dei principali rimpianti di Napoleone riguarda la sconfitta nella battaglia di Waterloo. Si chiede se avesse potuto fare qualcosa di diverso, se fossero stati commessi errori strategici o se fosse stato semplicemente vittima delle circostanze. Questo rimpianto lo tormenta, poiché la sconfitta a Waterloo ha segnato la fine del suo impero e l'inizio del suo esilio.

Rimpianti

Allo stesso tempo, Napoleone si interroga sul suo ruolo come leader e sulle sue ambizioni politiche. Riflette sulle sue riforme, sul Codice Napoleone e sulle trasformazioni che ha apportato all'Europa durante il suo regno. Si chiede se avesse compiuto abbastanza, se avesse realizzato il suo pieno potenziale come sovrano e se ci fosse qualcos'altro che avrebbe potuto fare per il bene del suo paese.

Tra i grandi dolori c'è quello di non avere notizie del figlio.

Uno sguardo aperto sul futuro

Napoleone non si limita a riflettere sul suo passato, ma ha anche una visione per il futuro. Nonostante l'isolamento a Sant'Elena, continua a interessarsi agli eventi che si svolgono in Europa e alle dinamiche politiche del tempo. Manifesta un grande interesse per il destino della Francia e delle altre nazioni europee, e formula idee su come potrebbero evolversi. Si rammarica, però per la mancanza di notizie.

Una dura e triste realtà

Queste riflessioni e aspirazioni di Napoleone a volte si scontrano con la realtà del suo esilio. La sua situazione di prigioniero gli impedisce di influenzare direttamente gli avvenimenti politici, ma nonostante ciò, continua a discutere e a esprimere le sue opinioni con i suoi seguaci. Mantiene una sorta di corte intellettuale, dove si discute di questioni di storia, politica e filosofia.

Una malinconia che lo distrugge

Napoleone ha anche momenti di malinconia e tristezza. La sua prigionia a Sant'Elena rappresenta un'amara sconfitta per un uomo che era stato un imperatore potente e ambizioso. Tuttavia, nonostante tutto, si aggrappa alla sua dignità e cerca di preservare il suo status di grande figura storica.


Il rapporto con gli abitanti di Sant'Elena


Inizialmente, gli abitanti dell'isola sono affascinati dalla presenza di Napoleone. Vedere un uomo che era stato un potente imperatore europeo camminare per le loro strade suscita un senso di curiosità e meraviglia. Tuttavia, questo fascino iniziale si trasformò gradualmente in un rapporto più complesso.

Napoleone cerca di interagire con gli abitanti di Sant'Elena, mostrando interesse per la loro cultura e tradizioni. Si impegna a imparare l'inglese e, nonostante le difficoltà iniziali, riesce a comunicare con gli abitanti dell'isola.

soldati sant'elena


Molti degli abitanti di Sant'Elena nutrivano sentimenti contrastanti nei confronti di Napoleone. Da un lato, sono affascinati dalla sua presenza e desiderano interagire con lui. Dall'altro, alcuni conservano sentimenti di ostilità nei confronti dell'uomo che li aveva sconvolti con le sue guerre e le sue ambizioni.

C'è da considerare, infatti che gli abitanti sono di nazionalità inglese e per i britannici Napoleone rappresenta l'orco, il nemico da abbattere a ogni costo.

Le continue vessazioni restrizioni imposte dal governatore Lowe fecero sì che Napoleone stesse per la maggior parte del tempo rinchiuso in casa per cui quelle poche occasioni di incontro con i locali svaniscono.

L'eredità di Napoleone

Il leader carismatico

Napoleone era stato un leader carismatico e ambizioso, che aveva trasformato l'Europa con le sue conquiste e le sue riforme. Il suo Codice Napoleone aveva influenzato il diritto civile in molte nazioni e le idee politiche che avevano ispirato la rivoluzione francese sono sate portate in ogni angolo di Europa dalle truppe francesi.

Il condottiero invincibile

Il condottiero Napoleone, con la sua sagacia militare, le sue innumerevoli battaglie vinte, ma soprattutto il suo carisma e leadership ha influenzato l'arte della guerra.

La sua strategia innovativa e la sua capacità di ispirare e mobilitare le truppe erano state ammirate da molti comandanti successivi. I principi militari che aveva introdotto, come la concentrazione delle forze e l'uso del terreno, continuano ad essere studiati e applicati nell'arte della guerra.

Napoleone amante dell'arte e della scienza

Durante il suo regno Napoleone, promosse l'arte neoclassica e fece realizzare opere monumentali come l'Arco di Trionfo a Parigi. In egitto aveva portato con sè più di 50 tra artisti e scienziati e grazie a loro fu ritrovata la stele di Rosetta che consentì di interpretare i geroglifici. Napoleone proteggeva le arti, promuoveva la scienza.


Una controversa eredità

Il lascito di Napoleone presenta tante luci, ma anche qualche ombra. Ancora oggi sono accesi mi dibattiti tra coloro che elogiano le sue imprese e altri che lo consideravano un conquistatore e un despota, critici del suo desiderio di dominio e del suo stile di governo centralizzato.

Il declino e la morte

Gli ultimi giorni di Napoleone a Sant'Elena sono segnati da un graduale declino fisico e mentale. Il lungo periodo di isolamento, le condizioni di vita difficili e le malattie che lo affliggono prendono il sopravvento.

Le forze cominciano a mancargli, accusa problemi respiratori, ma soprattutto non ha voglia di reagire. Si manifestano, infine i sintomi del cancro allo stomaco. Fatica a digerire e i dolori sono forti. Malgrado le sofferenze Napoleone mantiene il suo contegno dignitoso e cerca di non lasciarsi sopraffare.

La piccola corte che lo ha seguito lo assiste con cura amorevole, anche se alcuni di essi sono stanchi e sarebbero ben felici di fare il loro ritorno in Europa.

Man mano che passano i giorni Napoleone acquisisce consapevolezza della sua fine imminente. In pochi giorni le cose precipitano e il 5 maggio del 1821 Napoleone Bonaparte lascia questa vita terrena.

Conclusioni

La morte di Napoleone segna la fina di un'era fatta di sconvolgimenti politici e sociali cominciati con la rivoluzione francese. I potenti tentano di riportare invano indietro le lancette del tempo promuovendo quella che venne chiamato il periodo della Restaurazione. Vano tentativo! L'impatto sul mondo di Napoleone non poteva svanire e avrebbe influenzato la società e la politica di lì a pochi anni e l'alba di un nuovo mondo sorse.


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