martedì, ottobre 19, 2021

Hudson Lowe si difende

Hudson Lowe un reietto della storia

Hudson Lowe


Il governatore di Sant'Elena e perfido carceriere di Napoleone

In fondo la storia è stata crudele con Hudson Lowe. Come molti altri ufficiali del suo stesso grado avrebbe potuto trascorrere una vita tranquilla, ricevere gli onori derivanti dal suo rango e potersi ritirare dopo aver compiuto il proprio servizio onorato e rispettato e forse anche con una pensione per i servigi resi alla Corona d'Inghilterra cosa che non avvenne.

Sommario


Un uomo gretto
La nomina di Hudson Lowe

Napoleone Sant'Elena


Un uomo gretto


Quando arrivò la nomina a Governatore dell'isola di Sant'Elena, ma più in generale di custode della persona di Napoleone in esilio Lowe immaginò che il suo compito  delicato e importante poteva essere un volano per la sua carriera futura.

Lowe, però non aveva  le caratteristiche per poter assolvere al meglio il compito che gli era stato affidato per  le caratteristiche del suo carattere.

Egli era un uomo sospettoso, irascibile, gretto, poco empatico  e ignorante. Peculiarità che lo rendevano l'uomo meno adatto a ricoprire un ruolo dove tatto e diplomazia, buona educazione e cultura erano doti indispensabili.

Lowe poi non seppe mai come comportarsi con Napoleone che incontrò solo 5 volte nel 1816. L'enorme personalità di Bonaparte lo soggiogava. I pochi e scarni colloqui che i due ebbero denotarono un profondo disprezzo da parte di Napoleone  e una difficoltà d'approccio malcelata da rabbia da parte di Lowe.

Quella di Lowe fu una nomina studiata a tavolino dal Governo inglese?


Inglesi a sant'elena



La prima domanda che ci dobbiamo porre è se quella di Lowe fu una scelta infelice del governo britannico o se fu una volontà ben studiata da chi voleva Napoleone distrutto nel fisico e nel morale.

Le testimonianze e i documenti lasciano pochi dubbi. Il Governo inglese conosceva la grettezza d'animo di Lowe e ne approvava i comportamenti salvo disconoscerli in seguito.

C'era anche un particolare del passato di Lowe che fin dall'inizio  lo rendeva  inviso a Bonaparte. 

Il governatore dell'isola di Sant'Elena era stato al comando di un reparto di Corsi al soldo degli Inglesi. Per Napoleone si tratattava di puri e semplici traditori della patria.

Non vi sono dubbi sul tracciare la personalità di Hudson Lowe: si trattava di un uomo odioso e ostile.

I difensori di Lowe


Pochi i difensori e apologeti di Lowe, tutti tesi a giustificare le azioni del governatore con il rispetto degli ordini che provenivano dal Governo inglese, ma le disposizioni pur severe avrebbero potuto essere applicate in maniera meno rida e sicuramente con maggiore umanità e rispetto.

Il giudizio di Wellington


Wellington



Lo stesso giudizio di Wellington, che non fu mai tenero nei confronti di Napoleone e che considerava le proteste dell'Imperatore circa le condizioni dell'esilio pretestuose,  è esaustivo in questo senso:

"Quella di Hudson Lowe fu una scelta odiosa. Gli mancava sia l'educazione che il giudizio. Era uno sciocco che non sapeva nulla del mondo e, come tutti gli uomini che non conoscono il mondo, era sospettoso e geloso".


I sospetti di Lowe

Lowe, fin dal suo primo approdo si comportò come se fosse un carceriere. L'isola era disseminata di spie, la persona di Napoleone doveva essere sorvegliata a vista, tutta la corrispondenza veniva letta e in qualche maniera censurata.

Lowe era anche geloso della fama di Napoleone  e osteggiava tutti coloro che manifestavano apprezzamenti sull'Imperatore. 

Per dare ulteriori argomenti sulla incapacità di Lowe  e sul suo brutto carattere basti pensare che non solo era inviso a Napoleone e alla delegazione francese che accompagnava l'Imperatore, ma anche ai Commissari delle altre nazioni che erano presenti a Sant'Elena.

I giudizi dei Commissari  di Sant'Elena

I Commissari delle potenze alleate (1) dal Francese , Montchenu all'Austriaco Sturmer al Russo Balmain non vennero che gudizi negativi.

Ecco Montchenu:

"Ah! che uomo! Sono convinto che con tutte le ricerche possibili non troveremmo un suo pari".

Sturmer il pù duro di tutti:

" Si tormenta incessantemente e sente il bisogno di tormentare gli altri"

Balmain così lo descrive:

"Lowe non può andare d'accordo con nessuno e vede ovunque solo traditori e tradimenti"


Le volte in cui Lowe perse la testa


longwood house


Lowe perse letteralmente la testa nel suo ruolo di Governatore e carceriere. 

Gli episodi in cui con i suoi sospetti e le sue fissazioni lo rendono quasi ridicolo sono  numerosi come quando il conte Montholon regala dei semi di fagioli bianchi e verdi al commissario francese

 Montchenu e Lowe intravede nei fagioli verdi un riferimento alla divisa di Napoleone e in quelli bianchi ai Borbone. 

Secondo Lowe Montchenu avrebbe dovuto accettare solo i fagioli bianchi! Considerazioni che sembrano folli.

Lowe era convinto che Napoleone e la sua piccola corte stessero complottando al fine di provocare una fuga di Bonaparte dall'isola. Una fissazione che minò la sua salute mentale  e che lo fece diventare ancora più odioso e insopportabile e anche oggetto di scherno.

La vita di Hudson Lowe dopo Sant'Elena

Una fine ingloriosa


sir hudson lowe


Immaginiamo che dopo la morte di Napoleone, Hudson Lowe fosse ricompensato in maniera congrua dal Governo inglese per aver svolto, in maniera severa e burocratica, ma efficace il compito che gli era stato affidato.

Le cose non andarono in questo senso e questa fu la più grande vendetta di Napoleone.


L'eco del trattamento disumano, inflessibile e becero che Lowe aveva riservato a Bonaparte era arrivato in Europa grazie alle testimonianze dei presenti sull'isola e in cui l'immagine di Lowe era pessima.

Lowe rientrò nei ranghi come se la sua missione a Sant'Elena non fosse mai esistita.
L'ex Governatore di Sant'Elena, qualche anno dopo ebbe il comando delle truppe a Ceylon dove rimase per tre anni.
Fece  poi ritorno in Inghilterra cercando un incarico di prestigio, ma fu accolto con freddezza.

Lord Bathurst gli consigliò di riprendere il comando delle truppe a Ceylon, il duca di Wellington a cui chiese il governatorato di Ceylon non gli diede speranze o si dichiarò impossibilitato ad esaudire tale desiderio e fu deciso invece nel negargli una pensione.

La dedizione maniacale e folle di Lowe nel suo compito di carceriere di Napoleone non sortì effetto benefico alcuno per la sua carriera.

A Lowe restava impressa l'infamia di aver trattato con infamia e disprezzo uno degli uomini più potenti della terra privandolo di sostentamento economico e delle più elementari libertà personali in una situazione in cui era palese a tutti, ma in particolare a un militare addestrato che la fuga sarebbe stata un'opzione impossibile a realizzarsi.

La difesa di Lowe

Negli ultimi anni della sua vita Lowe si impegnò a dimostrare che il suo comportamento derivava solo ed esclusivamente dagli ordini che riceveva da Londra. Per tale ragioni intentò una causa penale nei confronti di O'Meara a causa del contenuto delle sue memorie ( che in reltà contengono molte inesattezze e falsità).

Anche questo tentativo di riabilitazione fallì. Lo stesso Lowe dovette ammettere che era impossibile discernere con esattezza gli elementi da lui ritenuti calunniosi da quelli che avevano un fondo di verità.

Lowe tentò fino agli ultimi giorni della sua vita di riabilitare le proprie azioni e di togliersi da dosso l'etichetta di becero e grezzo carceriere che ormai gli era stata affibiata razie a tutte le testimonianze che provenivano da Sant'Elena.

In ultimo affidò una incredibile mole di documenti a un suo amico Forsyth col compito di divulgarli e di confutare tutte le accuse che gli erano state rivolte, ma nemmeno

Forsyth pubblicò " La prigionia di Napoleone a Sant'Elena" che nulla apportò al dibattito storico essendo l'opera solo una complicata accozzaglia di ordini e documenti mal assemblata.

Il giudizio della storia

Resta ancora il giudizio severo della Storia sul comportamento tenuto da Lowe a Sant'Elena nei confronti dell'Imperatore. 
Il compito che gli era stato affidato di vigilare sulla persona di Napoleone allo scopo di evitare una fuga era semplice vista la conformazione del luogo e la circostanza che Sant'Elena si trovasse a migliaia di chilometri dalla terra ferma, che aveva un unico approdo molto stretto vigilato da due fregate e che una qualsiasi imbarcazione sarebbe  stata avvistata a migliaia di chilometri di distanza.

Lowe resterà nell'immaginazione di tutti coloro che conoscono la storia di Napoleone e del suo epilogo come un meschino burocrate e squallido carceriere.

Note

(1) L'articolo terzo della Convenzione stipulata a Parigi dalle potenze alleate il 2 agosto del 1815 stabiliva che gli Imperatori d'Austrie e di Russia e i Re di Prussia e Francia avrebbero nominato dei Commissari a Sant'Elena con l'incarico di accertarsi della presenza di Napoleone sull'isola.
(2) Ho veduto Prussiani, Tartari, Cosacchi; ma non ho mai veduto un uomo così orribile, così ributtante: egli ha il delitto impresso sul volto. Questo il giudizio di Napoleone su Hudson Lowe

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