Tre sorelle, tre destini diversi
La storia di Elisa, Paolina e Carolina le tre sorelle di Napoleone
Le figure femminili hanno avuto grande peso nella vita di Napoleone.
La madre Letizia Ramolino fu indubbiamente colei che trasmise a
Nabulio, come Napoleone veniva chiamato in Corsica da bambino, uno spirito
combattivo e battagliero. Donna forte Letizia incapace di abbattersi, una vera
e propria roccia che niente e nessuno riuscì ad abbattere.
Giuseppina, poi fu la svolta della vita di Napoleone. La Beauharnais
ben introdotta nei salotti parigini, amica dei componenti del Direttorio e
soprattutto di Barras fu la chiave per accedere ai potenti.
Lo sposalizio con Napoleone fu improvviso, dettato forse da opportunismi reciproci, ma per Bonaparte fu un vero e proprio colpo di fortuna.
Lo sposalizio con Napoleone fu improvviso, dettato forse da opportunismi reciproci, ma per Bonaparte fu un vero e proprio colpo di fortuna.
Sappiamo che Napoleone fu travolto da una insana passione per Giuseppina, lo testimoniano le sue ardenti lettere d'amore che spediva ogni giorno dal fronte italiano.
Argomento correlato:
lettere d'amore a Giuseppina
Superata la fase dell'innamoramento e perdonate le
scappatelle,Giuseppina fu lo strumento per avvicinarsi al potere. Il 18
Brumaio fu reso possibile anche dalla fitta rete di relazioni di Giuseppina.
Tra le donne che hanno avuto un significato importante nella vita di Napoleone
mi piace citare
Maria Walewska.
Confesso che Maria è uno dei miei personaggi preferiti. Dolce, incantevole, ella si sacrificò ai capricci di Napoleone per il bene della sua patria.
In seguito i due si innamorarono.
I giorni passati insieme a Schonbrun rappresentarono il quadro di quella vita familiare a cui Napoleone in fondo al cuore ambiva.
Confesso che Maria è uno dei miei personaggi preferiti. Dolce, incantevole, ella si sacrificò ai capricci di Napoleone per il bene della sua patria.
In seguito i due si innamorarono.
I giorni passati insieme a Schonbrun rappresentarono il quadro di quella vita familiare a cui Napoleone in fondo al cuore ambiva.
Maria è importante perchè il figlio che diede a Napoleone mutò il corso della
storia. Bonaparte certo di poter procreare ruppe gli indugi, divorziò da
Giuseppina e sposò Maria Luisa d'Austria.
Senza quel bambino la storia sarrebe stata diversa.
Torniamo, però alle sorelle di Napoleone.
Elisa
Élisa nacque ad Ajaccio, in Corsica, nel 1777. Fu battezzata Maria-Anna, ma
in seguito adottò ufficialmente il nome Elisa.
Ben presto, nel 1797, Elisa andò in sposa a
Felice Pasquale Baciocchi,
Corso come lei che aveva conosciuto un paio di anni prima. Baciocchi era un
militare, poco stimato da Napoleone ( c'èst un imbecile diceva).
Elisa era molto intelligente e con un grande acume politico, ma forse meno
apprezzata rispetto alle altre sorelle. Il matrimonio precoce, con un
personaggio poco stimato da Napoleone, la mise in una situazione di
svantaggio. Napoleone nel suo sistema familiare conferì ad Elisa il
Principato di Piombino a cui si aggiunse nel 1805 la repubblica di Lucca.
Felice Baciocchi |
Fu nel 1809 che Elisa divenne Granduchessa di Toscana.
Come tutti i Bonaparte al potere anche Elisa cercò di affrancarsi dall'ingombrante fratello. Anche lei voleva governare come meglio credeva, mentre Napoleone desiderava che i suoi atti politici fossero strumentali alle sue ambizioni e ai suoi progetti.
Non potevano non nascere degli screzi fra i due, anche se molto misurati.
Elisa si diede al buon governo della Toscana, promulgando riforme e ordinando opere pubbliche.
Dopo l'abdicazione di Napoleone, Elisa fu costretta ad abbandonare i
suoi possedimenti. Emigrò prima in Austria e poi a Villa Caprara a Trieste.
In seguito Elissa condusse una vita ritirata. Si trasferì in una casa di
campagna vicino a Cervignano in Veneto. Elisa non sopravvisse a Napoleone
perchè morì il 7 agosto del 1820 quando aveva solo 43 aanni. Le sue spoglie
sono all'interno della Basilica di San Petronio a Bologna
Paolina
Maria Paola Buonaparte nacque ad Ajaccio, in Corsica, nel 1780. Fu
popolarmente conosciuta come “Paoletta” e poi “Paulette” o Paolina.
Ella era la più bella delle sorelle Bonaparte, quella meno interessata a
ricoprire ruoli importanti o diventare regina. A Paolina interessava
la bella vita e soprattutto gli uomini.
Paolina era , però sinceramente affezionata a Napoleone. Accettava di buon
grado i suoi consigli, i suoi rimproveri anche se spesso non li seguiva.
Ella fu l'unica che lo seguì nell'esilio all'isola d'Elba e fece di tutto
per accompagnare il fratello anche a Sant'Elena senza ottenere il permesso
dagli Inglesi.
Napoleone Bonaparte, nonostante Pauline non ne fosse entusiasta sposò
il generale
Charles Leclerc il 14 giugno 1797. Pauline diede alla luce il suo unico figlio, Dermide
Louis Napoleon (Dermide era il eroe di Ossian), il 20 aprile 1798
Anche con lo scopo di allontanare Paolina dai suoi amanti, Napoleone nominò
il marito generale Leclerc governatore dell'isola di Santo Domingo per
sedare una rivolta e ripristrinare quindi l'autorità francese. Riluttante
Paolina si imbarcò a Brest insieme al figlio: siamo al
14 dicembre del 1801.
Difficile per Paolina adattarsi al clima di Santo Domingo. Furono frequanti
i suoi malanni compresa la febbre gialla. Incredibile a dirsi, ma Paolina
anche a Santo Domingo trovò il modo di distrarsi con altri ufficiali.
Malgrado le condizioni di vita, il clima e le malattie di Santo Domingo
Paolina non volle tornare in Francia quando Leclerc glielo propose.
Il destino fu crudele con Paolina perché ad ammalarsi fu proprio il marito
che morì il 1 dicembre del 1802.
Il viaggio di ritorno fu particolarmente penoso con Paolina, il figlio e il
cadavere del marito.
A questo punto Paolina era vedova. Fu l'inviato del Papa a Parigi, il
cardinale
Giovanni Battista Caprara
a suggerire a Napoleone di far sposare la sorella con un ricchissimo
rampollo della nobiltà romana. La scelta cadde su Camillo Borghese che
Paolina sposò il 28 agosto del 1803.
Camillo Borghese |
La coppia sembrava ben assortita e felice, ma un avvenimento tragico cambiò
la situazione. Il figlio di Paolina, Dermide si ammalò e morì il 14 agosto
del 1804 a seguito di una fortissima febbre.
I rapporti tra Camillo e Paolina si deteriorarono al punto che i coniugi
restarono divisi, anche perchè Paolina incolpava il marito della morte del
figlio che aveva mandato dallo zio Luciano a Canino. Solo quando Paolina fu
in punto di morte, il marito ebbe un riavvicinamento con la consorte.
Napoleone non lesinò titoli per la sorella preferita nominadola
Principessa di Guastalla. Gli ottimi rapporti tra Bonaparte e la sorella si deteriorarono a causa
dell'antipatia che Paolina nutriva per Maria Luisa, la nuova moglie di
Napoleone dopo il divorzio da Giuseppina.
Come prima detto Paolina, fu la prima a seguire il fratello in esilio
all'Elba insieme alla madre e a nulla valsero le sue richieste agli Inglesi
affinchè potesse accompagnarlo a Sant'Elena.
Gli ultimi anni di Paolina li trascorse a Roma dove viveva anche la madre
Letizia. Si trasferì in una residenza nelle vicinanze di Porta Pia oggi
ambasciata francese presso la Santa Sede.
Villa Borghese a Roma |
La bella Paolina, modella della Venere di Canova, si spense prematuramente
nel 1825.
Carolina
Caroline nacque ad Ajaccio, in Corsica, nel 1782. Era la più piccola delle
sorelle di Napoleone e come egli stesso ebbe a dire nel suo Memoriale
redatto da Las Cases era considerata la cenerentola della famiglia, quella
meno sveglia.
Carolina fu educata nella scuola di Madame Campan a St-Germain-en-Laye ed
ebbe come compagna di scuola la figlia di Giuseppina,
Ortensia Beauharnais.
Poco più che sedicenne si innamorò di Murat. Napoleone tergiversò non dando
il consenso a questa unione, ma poi cedette. Gioacchino Murat e
Carolina Bonaparte si sposarono il 20 gennaio del 1800 . La coppia era ben
affiatata, entrambi molto ambiziosi e risoluti. Napoleone ammirava il
coraggio di Murat, ma non ne apprezzava gli eccessi sia in battaglia, sia
nella vita privata (famose le sue eccentriche uniformi e cappelli).
Studio Murat a Palazzo Reale Napoli |
Anche i rapporti con Carolina erano tesi. La sorella di Napoleone era la più
accanita avversaria di Giuseppina, che chiamava con spregio, la vecchia.
Ella cercò in tutti i modi di dimostrare al fratello che era lei la causa
della sterilità della coppia. Lo fece facendo entrare nel letto di suo
fratello una sua dama di compagnia,
Eleonore Denuelle che rimase incinta di Napoleone. L'avvenimento non fu decisivo, nè fece
cambiare idea a Napoleone su Giuseppina rifiutando di divorziare come era
nei desideri di Carolina. In questo caso Bonaparte non era affatto sicuro
che il figlio della Denuelle fosse il suo.
Caroline divenne Granduchessa di Berg e Cleves il 15 marzo 1806 e Regina
consorte di Napoli il 1 agosto 1808.
Carolina prese molto a cuore il suo ruolo di regina di Napoli. abbellì le residenze reali della città, soprattutto Capodimonte e diede grande impulso agli scavi archeologici di Pompei.
Carolina prese molto a cuore il suo ruolo di regina di Napoli. abbellì le residenze reali della città, soprattutto Capodimonte e diede grande impulso agli scavi archeologici di Pompei.
Alla caduta di Napoleone Carolina e Murat cercarono di salvare il loro trono
rinnegando Bonaparte e cercando alleanza con l'Austria. Il tentativo, del
tutto utopistico, fallì.
Disperatamente Murat durante i Cento giorni cercò il perdono di Napoleone. C'è da immaginare che questo non avvenne mai e Bonaparte rinunciò ai servigi di Murat a a Waterloo pur sapendo che egli sarebbe stato molto utile.
Murat dovette lasciare Napoli e in uno slancio impetuoso che egli era peculiare tentò una sortita nel regno di Napoli cercando di sollevare la popolazione. Egli fu catturato a Pizzo Calabro dalle truppe borboniche e giustiziato in fretta. Murat anche nel momento più buio dimostrò tutto il suo coraggio.
Argomento correlato:
l'ultima lettera di Gioacchino Murat
Carolina si rifugiò in Austria dove assunse il titolo di Contessa di Lipona
(anagramma di Napoli). Sposò Francesco Mc Donald ex ministro della guerra
del regno di Napoli nel 1830.Si trasferì, poi a Firenze dove visse fino al
1839. Carolina fu sepolta nella chiesa di Ognissanti.
La madre Letizia non perdonò mai del tutto Carolina per il suo tradimento a Napoleone, infatti le lasciò in eredità solo una collana di perle simbolo delle lacrime che aveva versato a causa del suo comportamento.
Conclusioni
Delle tre sorelle possiamo dire che Elisa fu sottovalutata pur avendo ottime
doti politiche e intellettive, Paolina visse la sua vita infelice e
insoddisfatta, mentre Carolina cercò di prendere quanto più possibile dalla
potenza del fratello e rinunciò al tradimento pur di conservare la corona di
Napoli.
Nessun commento:
Posta un commento