Perché Napoleone è ancora così famoso?
Sono passati 200 anni dalla morte di Napoleone e la fama di Napoleone Bonaparte non accenna a diminuire.
La sua icona con la mano sotto al gilet, la leggenda sulla sua bassa statura, le ipotesi, alcune fantasiose, sulle cause della sua morte appassionano non solo gli studiosi, ma anche tutti coloro che amano Bonaparte.
Non passa giorno che, in qualche parte del mondo, un sito web, un giornale non dedichi un articolo alla vita di Napoleone, alle sue battaglie, ai suoi amori o a qualche suo cimelio che viene messo all'asta e venduto a peso d'oro.
Si potrebbe parlare di nostalgia?
In Francia in alcuni casi sì. Il partito Bonapartista pur non essendo molto numeroso è presente e attivo, ma la gran parte degli appassionati napoleonici hanno altri tratti distintivi.
Qual è allora il fascino di Napoleone?
Il personaggio è sicuramente divisivo.
I detrattori
Da una parte i detrattori che ne sottolineano la smisurata ambizione, la totale mancanza di umanità, la propensione alla guerra e una profonda insensibilità verso le migliaia di morti che ne conseguivano.
Gli Italiani in particolare condannano Bonaparte per aver messo la parola fine alla gloriosa Repubblica di Venezia e per la spolazione sistematica di moltissime opere d'arte che presero la via della Francia e alcune mai restituite.
I fans dell'Imperatore
Coloro che apprezzano
Napoleone, d'altro canto, ne ammirano la sagacia strategica e le doti di condottiero
pressoché invincibile, la sua capacità di elevarsi al di sopra tutti anche con
condizioni iniziali sfavorevoli essendo nato in una piccola isola, non essendo
nè ricco, nè nobile.
Napoleone, per i suoi difensori è stato in
grado di pacificare la Francia post rivoluzionaria, capace di canalizzare la
forza prorompente delle nuove idee di libertà ed eguaglianza.
Questa contrapposizione forte determina un continuo dibattito che è cominciato già da quando era in vita e che non si è mai interrotto.
Una vita come un romanzo
Questa è proprio una definizione che lo stesso Bonaparte diede di se stesso.
La
vita di Napoleone è stata travagliata, piena di colpi di scena. Un vero e proprio romanzo tanto
che abbondano le rappresentazioni cinematografiche e televisive.
Questa
storia fatta di colpi di scena, di ascese e di cadute, di grandi amori, di
tradimenti e di fedeltà assoluta potrebbe essere scaturita dalla penna di un
geniale romanziere e per questo avvince e appassiona.
L'inizio della storia
Un romanzo che comincia nella piccola Corsica da pochissimo tempo francese
dopo che la Repubblica di Genova l'aveva ceduta a Luigi XVI (Trattato di Versailles). La storia prosegue col piccolo Napoleone spedito a studiare in
Francia dove conosce il bullismo dei compagni e dove forma il suo coriaceo
carattere.
Soffre il Napoleone adolescente visto che deve anche
sopportare la prematura morte del padre.
Il giovane Bonaparte è un ufficiale alla ricerca della sua strada. E' ancora affezionato alla sua Corsica, i racconti dei suoi genitori gli rammentano le lotte per l'indipendenza dell'isola e le gesta di Paoli. Pensa che il suo destino si debba compiere nella terra natia.
Periodi bui
E' un vulcano Napoleone e comprende subito che la Corsica gli sarebbe stata stretta. Deve, però affrontare le ristrettezze economiche in cui è piombata la famiglia. Pensa di sposarsi con una ragazza ricca (Desirèe Clary), ma poi si innamora perdutamente di una donna esperta (Giuseppina).
Arriva il successo
Si mette in mostra, cominciano i successi militari e la sua fama cresce sempre di più. Diventa un personaggio scomodo per il Direttorio che gli fa ponti d'oro, per tenerlo lontano, quando propone la visionaria campagna d'Egitto.
Torna in patria. I tempi sono maturi per la presa del potere. Prima, però deve
affrontare una crisi familiare. La moglie Giuseppina lo ha tradito, l'indole
corsa vendicativa, porterebbe a pensare a un divorzio istantanea, ma Napoleone
stupisce anche la sua famiglia perdonando la moglie infedele.
( Da quel
momento prenderà però le sue precauzioni, per cui a Giuseppina non fu più
possibile avere la possibilità di tradire Napoleone).
18 Brumaio, il Consolato, l'Impero
Arriva il 18 Brumaio 1799 un mini colpo di Stato lo porta a essere console. Da quel momento non si ferma più. Primo console, Imperatore.
Consegna regni e principati ai fratelli e sorelle, nomina Marescialli i suoi
generali,elargisce onorificenze,pensioni, appannaggi. Premia il merito
senza tener conto di alcun diritto di nascita: E' la nuova Francia uscita
dalla rivoluzione e lui ne incarna alla perfezione lo spirito.
Organizza
lo Stato, l'amministrazione pubblica, le scuole, le università.
Legifera e consegna alla Francia un nuovo e moderno Codice Civile.
Le arti, la cultura e la scienza vengono sovvenzionate e aiutate. Grandi opere
pubbliche invadono ttte le città dell'Impero.
Il condottiero
Le grandi battaglie
Sono le grandi battaglie che consegnano Napoleone alla storia.
Austerlitz, Marengo,
Jena, Wagram mostrano al mondo intero un condottiero invincibile. I
suoi soldati gli sono fedeli fino all'estremo sacrificio, si battono su ogni
terreno e in ogni nazione e vincono eserciti spesso più numerosi e
addestrati.
Napoleone è temuto, incute paura e ammirazione. I
popoli lo amano e lo odiano. Per alcuni un liberatore, per altri un tiranno. I
Polacchi sperano nella indipendenza, i Prussiani lo vogliono morto.
Il
destino cambia la sconfitta, l'esilio, il ritorno fugace e e infine la
battaglia persa per eccellenza che consegna alla storia un altro nome indele
bile: Waterloo.
La fine si compie su uno scoglio nel bel mezzo dell'Atlantico: Sant'Elena. Un posto assurdo, crudele, scelto con cura dagli Inglesi a cui si era consegnato e che lo condanna a una morte invisibile.
Una fine in esilio
Napoleone ha in serbo, però un'ultima beffa per gli Inglesi. Consegna, per il tramite dei suo compagni di sventura a Sant'Elena, le sue memorie. La sua storia non la fa raccontare agli storici, ai suoi amici o ai suoi nemici, ma è lui stesso che parla.
Si toglie la soddisfazione di denunciare le condizioni ostili e crudeli in cui è stato costretto dagli Inglesi e racconta gli anni della sua vita dal suo punto di vista.
Pur non essendo del tutto imparzial, i suoi memorialisti propagano il verbo napoleonico in tutta Europa. In Francia la voglia di Bonapartismo, di rivincita e di grandezza porta al governo il nipote di Napoleone, figlio di Luigi.
Il romanzo di Napoleone
Una siffatta vita fatta di gesta indimenticabili, di forti passioni, di destino a volte favorevole, a volte crudele e spietato non poteva passare sotto silenzio
Un carattere da leader
La vita di Napoleone è una storia appassionante, ma la fama di Bonaparte è anche dovuta alle sue caratteristiche uniche.
Napoleone è un leader innato. Non ha l'aspetto e nemmeno i natali per imporsi, ma non appena prende il comando anche i più duri subalterni dipendono da lui, lo rispettano e gli ubbidiscono.
Il modello Napoleone
Tali peculiarità sono diventate dei modelli comportamentali. Esiste addirittura una sindrome psichiatrica detta di Napoleone che teorizza una maggiore aggressività delle persone basse di statura, anche se Bonaparte in realtà basso non era.
Napoleone era in grado di restare concentrato per lunghissimo tempo. Non
avvertiva la fatica, la stanchezza, i morsi della fame e anche i segnali del
fisico.
La superba motivazione che lo spingeva all'azione calpestava
tutto e tutti. Pochi, infatti i collaboratori che riuscivano a reggere i ritmi
di Bonaparte.
Tutte queste caratteristiche fanno di Napoleone un personaggio la cui fama non accenna a diminire. Il suo modello resta un esempio e uno stimolo per tutti coloro che intendono avere successo nella vita.
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