martedì, settembre 14, 2021

Il pianto di Napoleone. Il giorno in cui annunciò la sua volontà di divorziare a Giuseppina

Quando le lacrime rigarono il volto di Napoleone

divorzio di napoleone


Continua il mio viaggio immaginario nell'animo di Napoleone.


Napoleone fu sempre tremendamente ambizioso, tenace nel perseguire i suoi sogni di potere. 

Lavoratore instancabile, con una menoria prodigiosa,  spirito vivace, intelligenza perspicace e duttile; egli incarnò e sublimò gli ideali di uguaglianza della Rivoluzione francese.

Negli anni della sua gioventù percepiamo un certo opportunismo. Napoleone è alla ricerca della sua strada. Egli non sa a quale partito legarsi e allora scruta la situazione, scandaglia i caratteri degli uomini che gli si parano davanti e studia.

Studia e mette a fattore comune tutte le letture che lo hanno appassionato fin dalla tenera età.

I grandi del passato e le loro gesta e tutta la storia. Napoleone cerca le sue risposte alle situazioni presenti nel passato, in quello che già è avvenuto.

L'unione di una mente geniale e di un lavorio instancabile produsse un gigante.

Il genio di Napoleone non si può negare. Anche i suoi detrattori, i suoi nemici, non potevano fare a meno di ammirarlo. Le descrizioni fatte dai contemporanei parlano di una personalità magnetica, si soffermano sulla potenza e profondità dei suoi occhi grigi.
Napoleone incuteva timore e rispetto.


I nemici di Napoleone


Molta letteratura, soprattutto quella ostile, Inglese in primis hanno indicato in Napoleone il prototipo dell'uomo malvagio, senza alcun sentimento, privo di ogni emozione.

Un uomo capace di mandare al macello migliaia di giovani soldati solo per accrescere la sua vanagloria.
L'appellattivo di "Orco"  fu quello più diffuso coniato per descrivere Bonaparte.

La bellissima Luisa di Prussia, la moglie di Federico Guglielmo III lo definiva il mostro. Malgrado ciò la regina non esitò a presentarsi a Tilsit per cercare di convincere Napoleone ad ammorbidire le dure condizioni di pace imposte alla Prussia.

Eppure tante sono le testimonianze contrarie. 

Tutte le memorie, gli aneddoti, i racconti che ci sono pervenuti disegnano tutt'altra personalità.

Napoleone tradito


Napoleone fu legatissimo agli affetti familiari. Beneficò in maniera assoluta fratelli e sorelle ricevendo ben poco in cambio. Tutti i suoi familiari cercarono la gloria personale, desideravano affrancarsi dal controllo di Napoleone, a volte con politiche ostili a Bonaparte come nel caso di Luigi che da re d'Olanda favoriva il contrabbando delle merci inglesi, in barba al blocco continentale.
 
Egli permise ai suoi Marescialli e generali di arricchirsi oltre ogni limite, gli stessi che nel 1814 lo tradirono e abbandonarono.

Napoleone non dimenticò nessuno delle persone che lo avevano accolto e aiutato nella sua giovinezza. Per ognuno di loro una prebenda, un vitalizio, una pensione. 

Desirée Clary, sua prima fidanzata ufficiale divenne per sua concessione e anche rimorso regina di Svezia.

Certo ci furono episodi funesti e dolorosi come quello di Giaffa, o quello di Boulogne in cui Napoleone non brillò per spirito di pietà mostrando anche una certa insensibilità, ma questo accadde in rarissime occasioni.

Napoleone non era un uomo incline ai sentimentalismi. Pratico, razionale, soleva che il suo cuore dimorava all'interno del suo cervello. malgrado ciò ci furono episodi che lo commossero, come l'addio alla guardia dopo la prima abdicazione, il suo ritorno in Francia dopo l'esilio all'Elba.

Voglio qui citare, però un episodio familiare, intimo, personale.


Parlo dell'annuncio della volontà di divorziare a Giuseppina.


Napoleone era grato all'Imperatrice. L'aveva difesa in tempi non sospetti, quando i suoi familiari le si schierarono contro. La madre Letizia e la sorella Carolina furono feroci nei confronti di Giuseppina. Entrambe la chiamavano "la vecchia" sottolineando che la sterilità della coppia era dovuta proprio all'età avanzata della Beauharnais.

Per tale ragione Carolina e il marito Gioacchino Murat, non esitarono a procurarae amanti a Napoleone al solo scopo e con la segreta speranza che una di esse rimanesse incinta. 
E fu così che una dama di compagnia di Carolina, Eleonore Denuelle, rimase gravida di Napoleone.
Era una prova importante della capacità di procreare di Bonaparte, ma a Napoleone restò sempre il dubbio che non fosse lui il padre ( alcuni maligni affermano che fu lo stesso Murat a
infilarsi tra le lenzuola della Denuelle).

La situazione cambiò completamente dopo la notizia della gravidanza di Maria Walewska. La contessa polacca sicuramente non aveva altri amanti e Napoleone era del tutto certo di essere il padre del bambino.

Si apriva uno scenario nuovo. Con la possibilità reale di un erede, il divorzio diventava una necessità. Napoleone doveva per forza di cose avere un erede altrimenti il suo Impero alla sua morte si sarebbe dissolto.

Napoleone dovette affrontare un momento difficile, quello di comunicare a Giuseppina la sua decisione. Non che Giuseppina non se lo aspettasse, ma pur essendo preparata l'Imperatrice ebbe una brutta crisi e Napoleone si mostrò sinceramente commosso.


L'episodio? Il divorzio da Giuseppina.


le divorce de napoleon


L'episodio è citato da diverse fonti. All'annuncio della sua decisione di divorziare Giuseppina ebbe un mancamento.

Sono sicuro che qualche lacrima rigò il volto dell'Imperatore.

Giuseppina era stata la sua amata , la donna che gli aveva fatto conoscere la passione, l'amore carnale.

Giuseppina lo aveva introdotto nelle segrete stanze del potere e del piacere, lo aveva condotto per mano, gli aveva indicato i nemici e i possibili amici. 

Fu anche grazie alla Beauharnais che il 18 Brumaio fu reso possibile.

Giuseppina, donna del vecchio regime , era riuscita a ricreare un'atmosfera regale, una nuova corte,aveva contribuito alla pacificazione con gli emigrati.

Napoleone era grato a Giuseppina e a suo modo, senza più gli slanci di passione, l'amava.

Per lui divorziare era anche  andare contro ai suoi principi, al suo essere legato al concetto di famiglia e ai suoi valori.

Se solo Giuseppina gli avesse dato un erede!


documento divorzio napoleone



Il divorzio fu una dolorosa, ma necessaria decisione per legarsi al carro austriaco, per avere una discendenza di sangue reale accettata dalle altre corti europee.

Eppure sono sicuro che Napoleone quando si trovò di fronte Giuseppina che già immaginava l'esito dell'incontro vacillò. Sono certo che le parole al loquace Bonaparte non vennero fuori subito.

Sappiamo che Josephine reagì in maniera isterica con uno svenimento alla richiesta di divorziò, ma non sappiamo cosa fece Napoleone.

Ebbene mi piace immaginare Bonaparte con la faccia rivolta verso il camino, lo sguardo basso, con un groppo in gola e una lacrima a rigare il suo viso.


Forse anche questa è leggenda, ma le ultime parole di Napoleone sul letto di morte furono tete, armèe, Josephine!

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