La morte di Napoleone
Questa sembra la domanda più facile e banale del mondo.
Sant'Elena la risposta che tutti darebbero anche i meno esperti di storia frutto dei ricordi scolastici!
Forse i più eruditi, avrebbero citato Longwood l'esatta località dell'isola dell'Atlantico dove Bonaparte esalò l'ultimo respiro.
Sì, in effetti il 5 maggio del 1821 Napoleone lasciò questa terra distrutto nel fisico da un cancro allo stomaco e nello spirito dalle assurde e penose condizioni di prigionia a cui per sei anni lo aveva sottoposto il governo inglese per mano del crudele Hudson Lowe, governatore dell'isola.
A questo proposito leggi: Il perfido carceriere di Sant'Elena
A questo proposito leggi: Il perfido carceriere di Sant'Elena
Questa la morte fisica, ma in che luogo possiamo porre la sua morte politica?
Waterloo?
D'acchitto mi viene di pensare a Waterloo.
Sul suolo belga Napoleone viene definitivamente sconfitto senza alcuna possibilità di poter conservare il trono nemmeno per i suoi successori.
I Cento Giorni sono l'ultimo disperato tentativo di rimediare a una situazione politica senza via d'uscita.
Anche una brillante vittoria militare a Waterloo probabilmente non avrebbe cambiato la storia. Gli eserciti alleati, infatti che premevano da tutti lati della Francia ben èresto si sarebbero riorganizzati e avrebbero inferto l'ultimo fatale colpèo all'Impero di Napoleone. In quel preciso momento storico la Restaurazione era invincibile..
I Cento Giorni sono l'ultimo disperato tentativo di rimediare a una situazione politica senza via d'uscita.
Anche una brillante vittoria militare a Waterloo probabilmente non avrebbe cambiato la storia. Gli eserciti alleati, infatti che premevano da tutti lati della Francia ben èresto si sarebbero riorganizzati e avrebbero inferto l'ultimo fatale colpèo all'Impero di Napoleone. In quel preciso momento storico la Restaurazione era invincibile..
La coalizione nemica troppo preponderante in numero di soldati e ben decisa a mettere la parola fine all'Impero napoleonico si sarebbe riorganizzata e non avrebbe dato tregua a Napoleone. Con una vittoria a Waterloo i tempi si sarebbero amplificati, ma il destino di Bonaparte era segnato.
Napoleone non è morto a Waterloo.
Questa la mia opinione!
Torniamo indietro nel tempo.
La campagna di Francia?
1814 si combatte la campagna di Francia.
Napoleone dopo la disfatta di Lipsia ha pochi mezzi a disposizione, però è forte nello spirito. Sembra che abbia riacquistato la verve della campagna d'Italia dove si guadagnò l'appellativo di Piccolo Caporale e dove passava di vittoria in vittoria pur disponendo di mezzi limitati e di gran lunga inferiori a quelli dei nemici.
Napoleone dopo la disfatta di Lipsia ha pochi mezzi a disposizione, però è forte nello spirito. Sembra che abbia riacquistato la verve della campagna d'Italia dove si guadagnò l'appellativo di Piccolo Caporale e dove passava di vittoria in vittoria pur disponendo di mezzi limitati e di gran lunga inferiori a quelli dei nemici.
Anche nel 1814, però Napoleone combatte una battaglia persa. La valanga degli eserciti stranieri lo assale da ogni direzione. Nulla può cambiare il corso degli eventi. Non lo può aiutare il fronte interno dove alcuni marescialli e Talleyrand ( leggi il Diavolo zoppo e il suo compare di Alessandra Necci) gli sono ostili e persino traditori
La conclusione non può essere che una: Napoleone non è morto nel 1814.
Lipsia?
Arriviamo a Lipsia.
Siamo nel 1813. Napoleone combatte una delle battaglie più sanguinose della sue epopea: la battaglia delle Nazioni.
La sconfitta di Lipsia era, però inevitabile. Le truppe francesi erano in numero decisamente inferiore rispetto a quelle nemiche, ma soprattutto quello mancava a Napoleone era la cavalleria.
Certo ci furono degli avvenimenti infausti, come la defezione e il tradimento delle truppe sassoni, ma l'episodio benchè grave non fu decisivo per la vittoria finale.
La sconfitta di Lipsia era, però inevitabile. Le truppe francesi erano in numero decisamente inferiore rispetto a quelle nemiche, ma soprattutto quello mancava a Napoleone era la cavalleria.
Certo ci furono degli avvenimenti infausti, come la defezione e il tradimento delle truppe sassoni, ma l'episodio benchè grave non fu decisivo per la vittoria finale.
Certo una vittoria a Lipsia avrebbe potuto cambiare il corso della storia, ma vincere era impossibile anche per uno stratega del calibro di Napoleone.
Lipsia è per Napoleone un doloroso epilogo, una condanna che non poteva evitare. "L'universo è contro di noi" queste le parole dei soldati francesi a Lipsia ed era la realtà.
La sesta coalizione comprendeva in pratica tutte le potenze europee compresa la Svezia che aveva a capo Bernadotte l'ex Maresciallo di Napoleone e marito di Desirée Clary ex fidanztaa dell'Imperatore.
Le truppe francesi non averbbero mai potuto opporsi a questa potenza di fuoco.
La sesta coalizione comprendeva in pratica tutte le potenze europee compresa la Svezia che aveva a capo Bernadotte l'ex Maresciallo di Napoleone e marito di Desirée Clary ex fidanztaa dell'Imperatore.
Le truppe francesi non averbbero mai potuto opporsi a questa potenza di fuoco.
Napoleone non è morto a Lipsia.
Ancora un passo indietro: 1812.
Mosca?
Napoleone è morto a Mosca.
Questa la conclusione a cui sono giunto.
La campagna di Russia per molti è considerato il vero errore di Napoleone.
I libri di storia recitano di un uomo innamorato di se stesso che si considerava invincibile e che si lancia in un'impresa la di sopra dei suoi mezzi. Una specie di delirio di onnipotenza, un'ingordigia senza pari avrebbe obnubilato le facoltà intelletive dell'Imperatore.
I libri di storia recitano di un uomo innamorato di se stesso che si considerava invincibile e che si lancia in un'impresa la di sopra dei suoi mezzi. Una specie di delirio di onnipotenza, un'ingordigia senza pari avrebbe obnubilato le facoltà intelletive dell'Imperatore.
Non sono d'accordo.
Gli anni successivi, la campagna di Francia, ma anche la stessa Waterloo ci fanno vedere un Napoleone savio, nel pieno possesso delle sue facoltà intellettive e politiche.
La campagna di Russia era necessaria.
Sappiamo che Napoleone tergiversò a lungo, anche lui comprendeva che l'impresa di invadere un territorio sconfinato come la Russia comportava dei rischi notevoli.
La decisione, come sempre faceva Napoleone, fu ponderata nei minimi dettagli. La spedizione in Russia fu un capolavoro di organizzazione e tecnica militare.
Mai l'umanità aveva visto lo spostamento di un esercito di 600.000 uomini di etnie diverse.
Sappiamo che Napoleone tergiversò a lungo, anche lui comprendeva che l'impresa di invadere un territorio sconfinato come la Russia comportava dei rischi notevoli.
La decisione, come sempre faceva Napoleone, fu ponderata nei minimi dettagli. La spedizione in Russia fu un capolavoro di organizzazione e tecnica militare.
Mai l'umanità aveva visto lo spostamento di un esercito di 600.000 uomini di etnie diverse.
La decisione di invadere la Russia non fu sbagliata.
La campagna di Russia avrebbe avuto il successo sperato da Napoleone se dopo Borodino l'Imperatore si fosse ritirato.
Non ci sarebbe stata la vittoria definitiva quella che avrebbe sancito la supremazia francese in Europa ancora per diversi anni, ma la dimostrazione di forza di Napoleone avrebbe colpito lo Zar e riportato l'orologio della storia a Tilsit.
Non ci sarebbe stata la vittoria definitiva quella che avrebbe sancito la supremazia francese in Europa ancora per diversi anni, ma la dimostrazione di forza di Napoleone avrebbe colpito lo Zar e riportato l'orologio della storia a Tilsit.
Napoleone poteva ancora vivere se non avesse aapettato ottobre prima di ordinare la ritirata. Aveva atteso invano un segnale distensivo da parte dello zar, la pace avrebbe voluto venisse sancita a Mosca.
Non fu così.
Non fu così.
Mosca è sta la fine politica e militare di Napoleone. La disastrosa ritirata decimò i suoi effettivi. La cavalleria fu distrutta. Il sistema di alleanze decadde.
Non solo, la presunta invincibilità napoleonica fu smentita. I nemici presero coscienza che Napoleone poteva essere battuto sul campo di battaglia, mentre le truppe francesi ebbero la percezione di poter essere sconfitte malgrado l'Imperatore.
Il 5 maggio 1821 nella desolata landa di Sant'Elena, attorniato da pochi fedelissimi il cuore di Napoleone cessò di battere. L'uomo abbandonò questa terra. L'Imperatore, però era morto 9 anni prima a Mosca.
Amici dell'Imperatore, cosa ne pensate di questa mia lettura?
Esprimete nei commenti il vostro pensiero, le vostre riflessioni sull'argomento, sarò felice di rispondervi!
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