Quel 15 agosto del 1769 era un martedì.
Napoleone, come lui stesso raccontò, nacque su un mucchio di tappeti. La leggenda narra che su uno di essi fosse raffigurata una scena guerresca dell'Iliade. Un presagio? Chissà! Molto più probabilmente un'inesattezza storica o meglio il tentativo dei narratori della gesta di Napoleone di ammantare di mistero e circostanze notevoli i primi anni di colui che divenne in seguito l'Imperatore dei Francesi. La stessa Letizia qualche anno dopo smentì l'aneddoto, ma a noi piace ricordarlo lo stesso.
In realtà poco sappiamo dei primi anni di Napoleone e la cosa non sorprende affatto. Parliamo di un bambino come tanti, nato in Corsica, un luogo non interessato dai fatti più importanti della storia di quel periodo.
Quello che è certo è che il giorno era il 15 agosto, l'anno il 1769, il luogo l'isola di Corsica e precisamente Ajaccio la città più grande e importante.
Al neonato fu imposto un nome insolito, ma non troppo: Napoleone .
Nella famiglia Buonaparte (solo in seguito Napoleone mutò il proprio cognome in Bonaparte) questo nome era già presente.
Leggi: Buonaparte o Bonaparte
I Buonaparte erano toscani di origine. Un ramo della famiglia emigrò in Corsica agli inizi del 1500.
Stiamo parlando di una famiglia di piccola nobiltà, anche se quando Napoleone raggiunse l'acme della sua parabola, agiografi e adulatori scavarono nei più oscuri meandri della genealogia per trovare avi di alto lignaggio per l'Imperatore.
Napoleone aveva ben presente lo scopo cortigiano di questi improvvisati genealogisti e non dava loro nessun credito e nessuna importanza.
Egli sapeva bene che il suo rango proveniva direttamente dalle vittorie riportate sul campo di battaglia e che sarebbe potuto rientrare nei ranghi quando la sua forza militare e politica sarebbe scemata.
Ma chi erano il papà e la mamma di Napoleone?
Carlo Buonaparte
Il padre di Napoleone era un uomo di bell'aspetto, alto, di modi gentili, colto ed elegante, frivolo, vanesio e spendaccione, ma soprattutto privo di un carattere forte ed autoritario.
Accorto politicamente comprese ben presto che la parabola di Pasquale Paoli era alla fine e non perse tempo a legarsi ai Francesi.
In questo modo riuscì a favorire i propri figlie e a provare con l'aiuto del Governatore francese dell'isola, il Conte bMarbeuf, le origini nobili della propria casata. Ciò gli diede l'opportunità di far studiare i propri figli in Francia a spese dello Stato.
Napoleone era l'esatto opposto del padre dal quale ereditò per sua sfortuna solo il cancro allo stomaco che lo portò alla tomba precocemente.
Letizia Ramolino
Di tutt'altra tempra la madre di Napoleone.
Letizia Ramolino era il vero e proprio uomo di casa Buonaparte ( Napoleone soleva dire, infatti che aveva la testa di un uomo su di un corpo di donna ).
Severa ( Napoleone spesso raccontò dei sonori ceffoni ricevuti durante la sua infanzia ), risoluta, coraggiosa e determinata la bella Letizia trasmise quasi per intero il suo carattere di ferro a Napoleone.
Durante tutta la sua vità osservò con glaciale distacco lo svolgersi dell'epopea del suo figliolo. Scettica e prudente temeva un rapido cambiamento delle fortune di Napoleone.
Per questo motivo risparmiò in maniera maniacale tutte le ricchezze che il figlio le donava a comiciare dall'appanaggio di 1 milione di franchi all'anno.
Durante gli anni dell'esilio le fortune accumulate servirono a rendere meno dura la prigionia di Napoleone a Sant'Elena e le perfidie di Hudson Lowe, il governatore dell'isola.
Napoleone nutrì sempre un rispetto assoluto per sua madre anche se la dura educazione lasciò il segno, per cui mai ebbe slanci di affetto esagerati. Letizia fu anche fiera avversaria di Giuseppina, l'altra donna importante di Napoleone.
Le origini del mito
Questa la scena in cui fece la propria comparsa Napoleone quel martedì 15 agosto 1769.
In pochi anni quest'uomo nato su una selvaggia e ostica isola, da una famiglia appena appena benestante riuscì a domare il mondo. Re, Imperatori potenti della terra si dovettero sottomettere al suo genio.
Mai nella storia un uomo che veniva così dal basso riuscì ad elevarsi così tanto.
La forza indomita, il carattere ferreo, la vivida e profonda intelligenza, l'ostinazione e la caparbietà, l'acume e l'ambizione lo portarono al trionfo.
L'infanzia
Non si sa tanto dell'infanzia di Napoleone anche se dopo la sua ascesa tanti biografi vennero fuori per descrivere questo pezzo di vita del futuro Imperatore. E' chiaro che a quel tempo non si poteva certo immaginare il futuro roseo di Napoleone per cui nessuno annotò episodi di quei primi anni.
Di leggende o forse di verità appena accennate ce ne sono tante,
Di certo sappiamo che Napoleone da piccolo era uno spirito vivace e curioso con una strana tendenza ad isolarsi di tanto in tanto. Lo avevano soprannominato Rabulione (ficcanaso) proprio per questa sua caratteristica di scrutare ogni cosa per comprenderla e capirla ( tratto del suo carattere che ritroviamo anche nella sua età adulta ).
Abbiamo detto del rapporto "burrascoso" con la madre capace di infliggergli delle punizioni severe allo scopo di piegare gli aspetti ispidi e ribelli del suo carattere. Sappiamo anche, però che non vi riuscì del tutto.
La lettura maniacale lo assorbì fin da piccolo. La storia la sua passione e soprattutto le biografie degli uomini famosi e di genio. Egli si specchiava nelle imprese di Cesare, Alessandro Magno, Annibale e Federico il Grande.
"Molto presto la lettura della storia mi fece sentire che ero capace di conseguire altrettanto degli uomini collocati ai primi posti nei nostri annali.» così Napoleone al marchese di Caulaincourt.
La sua fervida immaginazione e la sua possente e prodigiosa memoria lo plasmarono rafforzando a dismisura la sua ambizione.
Nove anni trascorse Napoleone in Corsica, poi un editto di Marbeuf cambiò il corso del destino e della storia. In tale editto veniva stabilito che tutti i Corsi che potevamo dimostrare la propria origine nobile di almeno 200 anni potevano accedere ai privilegi concessi alla nobiltà francese.
Leggi: Napoleone in Corsica
Carlo Bonaparte approfittò della sua amicizia con Marbeuf (qualcuno spettegolava di una forte simpatia del Governatore con Letizia) per far frequentare a Napoleone le scuole militari.
Napoleone fa la sua comparsa sulla scena francese e comincia a muovere i primi passi in quell'ambiente militare che sarà la parte più importante della sua vita.
Leggi: Napoleone in Corsica
Carlo Bonaparte approfittò della sua amicizia con Marbeuf (qualcuno spettegolava di una forte simpatia del Governatore con Letizia) per far frequentare a Napoleone le scuole militari.
Napoleone fa la sua comparsa sulla scena francese e comincia a muovere i primi passi in quell'ambiente militare che sarà la parte più importante della sua vita.
Scrivimi se vuoi al mio indirizzo di posta: antgrillo87@gmail.com
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