venerdì, luglio 29, 2011

Napoleone e il suo migliore amico

L'ho trovato che era un pigmeo e l'ho lasciato che era un gigante


Così Napoleone definì Jean Lannes a Sant'Elena dettando le sue memorie a Las Cases.

Lannes era il migliore amico dell'Imperatore, l'unico che gli dava tranquillamente del tu.

Il Duca di Montebello era di umile origini, fin da piccolo,  emersero le sue incredibili doti fisiche e il suo carattere irruento.

Nel 1792 già lo ritroviamo a combattere ai confini con la Spagna, ma la sua comparsa sui campi di battaglia avviene nel 1796 durante la prima campagna d'Italia.

Lannes si distingue subito agli occhi del giovane Bonaparte, nella battaglia di Dego supplendo a una certa inazione del generale Junot.

A Lodi dimostra insieme allo stesso Bonaparte il suo eroismo, diventa così generale di brigata.

Si mostra eccellente soldato in tutta la campagna d'Italia e diventa un fedellissimo di Napoleone.

Il futuro Imperatore lo porta con sè in Egitto e anche lì Lannes non si nasconde e i suoi uomini combattono e vincono soprattutto in Siria.

Torna insieme a Napoleone in Francia in prossimità del 18 brumaio, quando Bonaparte prende in mano le redini della Francia.

Inizia la seconda campagna d'Italia.
 Lannes è con le truppe di avanguardia quando si devono valicare le Alpi.
Partecipa attivamente  a quell'epica impresa.

Ma è Montebello che guadagna la gloria, quando con forze decisamente inferiori, si oppone alle truppe del generale austriaco Ott, riuscendo a respingerle, non senza l'aiuto, però del generale Victor accorso in suo aiuto.

La sua carriera prosegue fulgida, anche se deve pagare le conseguenze di uno scandalo finanziario, circostanza che lo porta lontano dall'esercito per un pò di tempo.

Nel 1804 viene nominato Maresciallo di Francia.

Le guerre e le battaglie da quel momento si susseguono, Austerlitz la prima e a proseguire tutte le altre.

Nel 1808 è in Spagna m al seguito di Napoleone che cerca di ristabilire lìordine nella penisola Iberica.

Giungiamo al 1809, quando la Francia combatte ancora una volta contro l'Austria, siamo ad Aspern Essling.

 Lannes è seduto assorto su un masso quando una palla di cannone lo colpisce alle gambe.

Il chirurgo Larrey decide di amputargli prima una gamba e poi l'altra, ma l'infezione non perdona e il valoroso Jean Lannes muore il 31 maggio 1809.

Napoleone è più che addolorato sa di non aver perso solo un valido soldato e un bravo generale, ma comprende che ha perso un amico fedele. 

Il più fedele di tutti che forse gli sarebe stato utile più tardi quando il suo astro e la sua fortuna cominciarono a tramontare.

giovedì, luglio 28, 2011

L'immatura scomparsa di un eroe: il generale Desaix


E' il 14 giugno del 1800 muore Louis Charles Antoine Desaix.

Desaix era un valoroso soldato pienamente convinto degli ideali di libertà della Rivoluzione Francese.
Si pensi al fatto che egli proveniva da una famiglia nobile, benchè non benestante e che rifiutò di emigrare insieme ai suoi cari nel 1792, allorquando il Terrore stava cominciando a mietere le sue vittime.
Egli continuò a far parte dell'esercito repubblicano e si distinse come abile e valoroso stratega diventando aiutante di De Broglie.

A soli 25 anni viene nominato generale.

Diventa aiutante di campo del generale Moreau ed è un eroe in diversi cambattimenti con l'Armata del Reno.
E' il 1797 quando conosce l'astro nascente della storia di Francia: il generale Napoleone Bonaparte.

Parte con lui alla volta dell'Egitto per intraprendere quella folle e un pò romantica impresa che doveva portare alla conquista dell'Oriente.

Anche in Egitto Desaix si distingue sconfiggendo ripetute volte Murad Bey.

Torna in Europa appena in tempo per aggregarsi al Primo Console, Bonaparte e partecipare alla seconda campagna d'Italia.

Gli viene affidata una divisione con il compito di pattugliare la strada verso Genova.

Qui si compie il destino di questo eroe.

Napoleone come aveva previsto tempo prima dà battaglia nei pressi di Marengo, ma le cose non vanno come pensava.

La battaglia è perduta e Napoleone lo sa.

Non può fare altro che contare sulla lealtà e sulla sagacia militare di Desaix, che da buon soldato, rompe gli indugi e si reca là dove sente il cannone rombare.

Una battaglia persa che si trasforma ina fulgida vittoria.

Desaix con i suoi quasi diecimila uomini si scaglia con veemenza sull'esercito austriaco che colpevolmente si era trattenuto sul campo di battaglia.

La vittoria è totale, ma una palla di moschetto colpisce il generale Desaix che dopo poco muore.

Napoleone si addolora, sa che quell'uomo lo ha salvato e gli riconosce un giusto tributo.

Quando viene colpito Desaix dice:
" Riferite al Primo Console che muoio col rammarico di non avere fatto abbastanza per essere ricordato fra i posteri".

Aveva solo 31 anni Desaix era nato infatti il 17 agosto del 1768 quasi un anno prima di Napoleone, muore il 14 giugno 1800, nello stesso giorno in cui un altro valoroso generale, Kleber, muore per mano assassina in Egitto al Cairo.

giovedì, luglio 07, 2011

Il teorema di Napoleone

A Napoleone vengono attribuite grandi doti matematiche.
Già all'epoca di Brienne era la sua materia preferita.
Non tutti sanno c, però che a Napoleone viene attribuito anche un teorema di geometria, il teorema di Napoleone per l'appunto.
L'enunciato del teorema è il seguente:
 “Dato un  triangolo qualunque e, costruiti i triangoli equilateri esterni sui suoi tre lati, congiungendo i centri dei tre triangoli così ottenuti, si trova ancora un triangolo equilatero”.

teorema_napoleone
Un'altra prova del genio dell'Imperatore

mercoledì, luglio 06, 2011

Vita di Napoleone: la scuola militare di Brienne

Napoleone-Brienne
Battaglia di neve a Brienne
A Brienne Napoleone giunge all'età di 10 anni.

Il padre è riuscito ad ottenere l'ammissione alla scuola militare, vantando origini nobiliari.

Il piccolo Napoleone rimarrà a Brienne dal 1779 al 1784, anno in cui riuscì ad ottenere una borsa di studio per la scuola militare di Parigi.

L'esperienza di Brienne soprattutto all'inizio non fu semplice, le regole della scuola erano molto rigide, ma Napoleone soffriva soprattutto per l'atteggiamento dei compagni.

Le sue origini, così poco nobili, il suo carattere scontroso, persino il nome che ben presto storpiarono in "Paille au Nez" lo allontanavano dagli altri.

Napoleone, allora si rinchiudeva sempre più in se stesso, ma non era disposto a piegarsi mai.

Non tutte le materie scolastiche lo appassionavano, eccelleva solo in storia e matematica.

Col tempo Napoleone riusì a conquistarsi la stima dei suoi compagni, che giammai l'amarono, ma cominciarono a temerlo.

I cinque anni trascorsi a Brienne furono fondamentali per la formazione di Bonaparte, tanto che a Sant'Elena egli affermò di sentirsi più della Champagne che della Corsica visti gli anni della sua infanzia che vi aveva trascorso.

Napoleone a Brienne

Il suo sentirsi "diverso", straniero, per certi versi rifiutato, rafforzarono la sua voglia di rivincita e la sua ambizione che lo portarono fino al soglio imperiale.

lunedì, luglio 04, 2011

La leggenda di Napoleone mi par simile...

all'Apocalisse di San Giovanni: ognuno intuisce che vi è essa un contenuto nascosto, ma nessuno sa quale.
(W.Goethe)
Sublime descrizione quella di Goethe.
Napoleone è il personaggio della storia sicuramente più controverso.
Chi lo dipinge come un genio, un impareggiabbile stratega, un grande politico.
Chi, invece lo descrive come un orco, assetato di sangue, spinto solamente da una smisurata ambizione che lo portava a sacrificare la vita di migliaia di uomini.
Qualunque sia il giudizio, tutti avvertono che il personaggio Napoleone non è mai completamente svelato.
Resta sempre un alone di mistero, qualcosa di inspiegabile.
Forse proprio per questo è così amato e così odiato.