Cosa sarebbe accaduto se Napoleone non fosse esistito?
La storia si presta a molte interpretazioni su fatti reali, ma a volte è bello anche fantasticare e porsi delle domande sulle possibili evoluzioni storiche fatte di se e di ma.
Cosa sarebbe accaduto se Napoloene non fosse esistito? Come sarebbe cambiata la storia, il corso degli eventi?
E' un esercizio di stile che, a prima vista, potrebbe sembrare inutile, ma ragionando per assurdo possiamo determinare con più precisione l'impatto devastante che Napoleone ebbe sulla storia dell'Europa.
La situazione politica
In Francia la rivoluzione aveva distrutto tutte le certezze di un mondo che andava avanti da secoli. I nobili trattati come nemici da eliminare, che fino a quel momento detenevano la gran parte delle ricchezze del paese. La religione e il clero annientati in barba anche al sentimento religioso.
Nuove forme di governo si affacciano alla ribalta, nuove concezioni del vivere
sociale. Il concetto di libertà, ma sopra a tutti quello di eguaglianza
diventano comuni e non negoziabili:
In nessun momento della storia
europea non vi erano state differenze di classe, di nascita e la rivoluzione
annienta questa idea, questo concetto su cui la storia si era evoluta dalla
notte dei tempi.
La rivoluzione azzerava tutto e tutto metteva in discussione. L'impeto delle novità sembrava non avere mai fine, nuove idee, nuove concezioni alcune oltranziste, altre moderate si fanno largo e le fazioni si affrontano dialetticamente nelle assemblee, ma anche con le armi in pugno e con le esecuzioni di massa.
In tutto questo sconvolgimento storico altre forze combattono e sono quelle restauratrici. Il vecchio potere non è disposto a cedere le armi supinamente, non può sopportare un regicidio e cerca di reintrodursi nel tessuto sociale. Altre lotte, altre fazioni, altre battaglie.
Il fronte esterno
All'esterno si combatte. Le altre nazioni dopo che Luigi XVI è stato ghigliottinato hanno paura. La rivoluzione è un fuoco che si può propagare anche nelle loro nazioni. I nobili, l'ordine costituito, il clero fanno fronte comune per sconfiggere i diavoli che si sono insediat in Francia.
Le coalizioni antifrancesi e le guerre impazzano in Europa. La Francia con i suoi eserciti rivoluzionari non solo resiste, ma vince in molti casi, ma i Francesi non possono a lungo combattere su più fronti.
L'esigenza di un nuovo equibrio
C'è bisogno di una pacificazione interna, è necessario che la nazioni si stabilizzi. Appare chiaro che questo disordine doveva finire. A un certo punto sono le nuove classe emergenti ricco borghesi a pretenderlo, ma anche il popolo è stanco.
Napoleone
E' su questo bisogno non più derogabile che si impone Napoleone. Bonaparte è
l'uomo ideale. E' un soldato per cui può utilizzare la forza delle armi, è un
uomo moderno che condivide gli ideali della rivoluzione per cui non c'è il
pericolo di un ritorno al passato.
Napoleone poi è un uomo di solidi
valori morali che sono indispensabili nel momento in cui la nazione deve
stabilizzarsi.
Dote ancora maggiore di Bonaparte è la sua capacità
di organizzazione e di gestione. Egli comprende che la Francia si deve dotare
di una nuova amministrazione, di nuove regole e di nuove leggi che siano
compatibili con le idee della rivoluzione. Nasce il
codice civile, la revisione dell'amministrazione dello Stato e delle sue finanze. La
Francia diventa in pochi anni un modello di efficienza burocratica e
amministrativa in cui i talenti, da qualsiasi classe sociale provengano, hanno
la possibilità di affermarsi e di fare carriera.
Napoleone dà un senso compiuto alla rivoluzione e la porta a compimento.
Il giudizio storico su Napoleone non può prescindere da queste considerazioni E' chiaro che ci sarà sempre chi accuserà Bonaparte di aver portato la guerra e la devastazione in Europa, di aver sacrificato, in nome di una smisurata ambizione milioni di giovani vite ed è una realtà non negabile, ma òla vera domanda da porsi è:
Le guerre napoleoniche erano evitabili?
Difficile a dirsi, ma sono propenso a credere che le guerre erano inevitabili. Probabilmente senza Bonaparte si sarebbero trasformate in lunghi periodi di logoramento con alterne vicende tra gli eserciti , senza vincitori e vinti, fino al naturale esaurirsi delle stesse.
Certo ci poteva essere la possibilità di una vittoria delle coalizioni e la resturazione di Borbone, ma la Francia si sarebbe ribellata di lì a poco.
La mia ipotesi che se Napoleone non fosse esistito ci sarebbe stato un altro Napoleone. Un altro militare si sarebbe imposto sulla scena francese e avrebbe riportato la nazione alla stabilità.
Chi poteva essere questo nuovo Bonaparte? Moreau o Bernadotte per me i candidati più probabili.
In un modo o nell'altro il periodo di grande instabilità doveva terminare con un equilibrio tra le forze conservatrici e quelle progressiste. Un equilibrio che, come è poi accaduto negli anni post Bonaparte si sarebbe rotto sotto la spinta delle nuove idee della Rivoluzione e su l'impulso che la rivoluzione industriale avrebbe dato all'Europa intera.
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