La mia amante è il potere
La carriera di Napoleone fu costellata sempre da questa sua capacità. I suoi uomini andavano a morire per lui. Il grido di Vive l'Empereur riecheggiava per tutto il territorio francese.
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Napoleone amava il potere, ma egli ricambiava quest'amore riversandolo su i suoi sudditi.
Spesso Napoleone è stato definito uomo del destino come se la sua ascesa fosse stata scritta nelle stelle e fosse dipesa da una serie di circostanze positive e fortunate.
Bonaparte si rendeva conto di questo pensiero e comune e volle fare questa precisazione.
" ...per quanto si possa dire che il potere è giunto spontaneamente a me, io posso affermare che mi è costato pene, dolore ed espedienti".Napoleone fu indubbiamente favorito dalle circostanze. La Rivoluzione aveva fatto piombare la Francia in un periodo di grande incertezza politica ed istituzionale. In un'epoca di così grandi trasformazioni il genio napoleonico ebbe modo di affermarsi.
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In altri tempi sarebbe stato difficile immaginare l'ascesa al potere di un giovane abitante della Corsica, senza mezzi economici e di nascita.
Napoleone si impose, però grazie alla sua superiorità intellettuale, alla sua smisurata ambizione,alla sua dedizione assoluta, al suo lavoro indefesso.
Egli amò il potere, ma il potere venne a lui in forza di un corte serrata
Siti napoleonici
Napoleon. org il sito della Fondazione Napoleon
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