martedì, gennaio 18, 2022

Jacques Louis David, il pittore di Napoleone

 Jacques Louis David e Napoleone

Autoritratto David
David, autoritratto


L'importanza nella storia dell'arte di Jacques Louis David è il superamento del periodo rococò per riportarsi nell'austera e severa bellezza neoclassica.

David, però è stato anche il pittore preferito dell'Impero napoleonico colui che ritrasse il momento culminante dell'epopea di Bonaparte: l'incoronazione.

La storia di Jacques Louis David

L'infanzia di David non fu particolarmente felice. Egli nacque il 30 agosto del 1748 a Parigi  e rimase ben presto orfano di padre Egli, infatti aveva  solo 9 anni quando  il suo papà morì in seguito alle  ferite riportate in un duello.
La madre si ritirò in campagna e non si occupò dell'educazione del figlio. Furono degli zii ad accogliere il bambino e a curare la sua crescita.

Un talento precoce

Ben presto si rivelò il talento e la predisposizione per l'arte del giovane David e fu per questo che lo zio lo mandò a scuola da un amico di famiglia, il famoso pittore François Boucher un esponente di primo piano del rococò. Boucher era già piuttosto anziano per cui decise di mandare David dal suo amico Joseph Marie Vien che era più vicino al nascente stile neoclassico.

David si iscrive all'Académie Royale, la scuola per eccellenza per la pittura e la scultura e comincia a formare il suo stile. Partecipa per tre anni consecutivi al Prix de Rome che era una borsa di studio finanziata dallo Stato che prevedeva un soggiorno a Roma di 3 anni.
La commissione esaminatrice, pur riconoscendo il talento di David, vedeva in lui ancora uno stile acerbo ed enfatico.

Il tentativo di suicidio e il soggiorno a Roma

David non accettò di buon grado le decisioni della commissione tanto che tentò il suicidio per quanto era affranto. E' probabile che lo spirito ribelle verso l'autorità costituita sia venuto fuori proprio in questo periodo.
Nel 1774, infine riuscì a vincere l'ambito premio e si trasferì a Roma insieme al suo mentore Vien per studiare i capolavori italiani

A Roma venne in contatto con gli ambienti neoclassici e con le idee Johann Joachim Winckelmann benché questa non fosse la sua prima intenzione ne venne colpito e coinvolto.

"La nobile semplicità e la quieta grandezza" che sono le parole guida di Winckelmann divennero proprie di David.

La carriera di David a questo punto spicca il volo. Le sue opere ottengono un clamoroso successo.

Belisario di David
Belisario che chiede l'elemosina

Una di queste opere è  il Belisario che chiede l'elemosina in cui il vecchio generale accecato per ordine di Giustiniano porge l'elmo a una passante per ricevere un'elemosina.



La carriera di David lo porta, infine ad essere eletto all'Académie Royale

Il giuramento degli Orazi

L'opera, però che secondo i critici è quella del pieno passaggio del periodo rococò a quello neoclassico è "Il giuramento degli Orazi", fortemente influenzato come lo stesso David disse dal pittore neoclassico Nicolas Poussin. 

"Se devo il tema a Corneille, devo il quadro a Poussin"

Queste le sue parole.

 

Il giuramento degli Orazi
Il giuramento degli Orazi


Benché il quadro venne dipinto ed esposto in epoca monarchica e anche apprezzato da Luigi XVI ben presto gli venne attribuito il significato di virtù patriottiche e repubblicane.

I Littori che portano a Bruto i cadaveri dei suoi figli

Anche il quadro che raffigura i littori che portano a Bruto i cadaveri dei suoi figli, fu commissionato da Luigi XVI, ma ben presto il significato fu trasposto nei valori della patria confrontandoli con la raffigurazione di Bruto che resta impassibile e voltato di spalle alla consegna dei cadaveri dei figli rei di aver complottato contro la repubblica. Alla apparente calma di Bruto fa da contraltare il pathos e il dolore della moglie e delle figlie.


I littori consegnano il cadavere dei figli di Bruto

David e la rivoluzione francese


Jacques David sposa all'istante la causa rivoluzionaria nelle sue forme più estreme e giacobine e diventa un seguace di Robespierre.

I suoi quadri diventano una fonte di propaganda e di impegno politico.
E' proprio di questo periodo il dipinto "Il giuramento della pallacorda" il testo scritto da Jean-Baptiste-Pierre Bevière che sancì il primo atto ufficiale di ribellione all'autorità regia.


Il giuramento della pallacorda

Il capolavoro universalmente riconosciuto del periodo rivoluzionario fu senza dubbio "La morte di Marat". Il rivoluzionario ucciso nella vasca da bagno da Carlotta Corday fu lo spunto per raffigurare le vere e autentiche virtù patrie.
Marat è raffigurato morente nella vasca da bagno con in mano ancora il biglietto che la sua assassina gli aveva consegnato. Di fianco alla vasca un tavolino di legno fatto da una semplice cassa, senza fronzoli, senza lussi. con appoggiati fogli e un calamaio.
Alla base del tavolino la dedica di David con un "A Marat".


la morte di marat
La morte di Marat



David riuscì a trasmettere nel quadro i sentimenti suoi e della nazione esterefatti dall'assassinio, ma grati a coloro che si sacrificavano per la patria e non per la gloria personale.

La fama di David e le sue convinzioni politiche lo portarono all'elezione dell'Assemblea Nazionale e fu lì che il pittore votò a favore della condanna a morte di Luigi XVI
La parabola di David era strettamente legata a quella di Robespierre per cui quando il fanatico rivoluzionario venne condannato alla ghigliottina anche David venne arrestato.

David riuscì ad evitare il patibolo e venne rilasciato nel 1795 quando fu proclamata un'amnistia.

Da questo momento David si tenne lontano dala scena politica e si dedicò completamente all'arte e all'insegnamento.

Napoleone

In Francia comincia a sorgere la stella di Napoleone. A dare la notorietà e la fama a Bonaparte sono le imprese della prima campagna d'Italia. David non può non essere colpito da Napoleone. Egli incarna in tutto e per tutto uno degli eroi della classicità. D'altra parte lo stesso Bonaparte è tutto intriso di letture classiche e in fondo al cuore si sente un predestinato scelto per compiere imprese degne del passato glorioso di Cesare e Alessandro Magno..

David dopo il colpo di Stato del 18 brumaio resta deluso, comprende, infatti che la repubblica è in pericolo e che Napoleone avrebbe preso il potere assoluto, ma questo non gli impedisce di diventare successivamente pittore dell'Impero e essere insignito della legion d'onore.

Napoleone valica il gran San Bernardo


David diventa colui che ufficialmente deve rappresentare l'epopea napoleonica e lo fa mirabilmente prima con il famoso "Il primo console attraversa le Alpi al Gran San Bernardo" opera che piace tantissimo a Napoleone tanto che ne commissiona tre copie.

L'opera che però più di tutte rappresenta il periodo napoleonico è "L'incoronazione"

incoronazione napoleone


David studiò la cerimonia nei minimi particolari, ne trasse spunti e bozzetti che gli servirono per la realizzazione qualche anno più tardi. Il quadro di più di 9 metri di larghezza illustra la cerimonia che si tenne a Notre Dame il 2 dicembre del 1804.
Napoleone domina la scena nell'atto di incoronare Giuseppina. Presenti 80 personaggi,compresa Letizia Ramolino che in realtà non partecipò alla incoronazione , ma che David dipinse su indicazione di Napoleone.

Il post Waterloo e la morte

Dopo la caduta di Napoleone, David fu costretto all'esilio per i suoi trascorsi giacobini, di cui non si pentì mai. Egli soggiornò in Belgio, ma la sua vena creativa ormai era appassita.
Fu investito da una carrozza e non si riprese mai da quell'incidente che di fatto ne provocò la morte avvenuta il 29 dicembre 1825.

Il suo essere un "regicida" ne impedì la sepoltura in Francia. I suoi resti furono sepolti in Belgio nel cimitero di Evere nei pressi di Bruxelles.

Il cuore solo di David è in Francia sepolto nel cimitero di Père Lachaise

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Orazi e Curiazi



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