Biblioteca Napoleonica
L'autobiografia di Napoleone a cura di Andrè Malraux
Uno dei gioielli più preziosi della mia vasta collezione di libri su Napoleone è senza dubbio quello che ora mi accingo a descrivere. Esso ha fatto la sua apparizione tra gli scaffali della mia biblioteca napoleonica come uno dei primi, ma è rimasto impresso nella mia memoria come uno dei più significativi. Un libro che rileggo sempre volentieri e che mi fornisce sempre nuove sensazioni.
Una autobiografia che non lo è
Inizialmente, ammetto di essere stato ingannato dal titolo.
La parola "autobiografia" ha catturato la mia attenzione e ho acquistato il libro senza neanche dare uno sguardo alla prefazione. Tuttavia, la delusione iniziale si è rapidamente trasformata in ammirazione quando ho scoperto la genialità dietro quest'opera.
La parola "autobiografia" ha catturato la mia attenzione e ho acquistato il libro senza neanche dare uno sguardo alla prefazione. Tuttavia, la delusione iniziale si è rapidamente trasformata in ammirazione quando ho scoperto la genialità dietro quest'opera.
Scritto da André Malraux, questo libro è un capolavoro che utilizza esclusivamente le parole dell'Imperatore, creando così una narrazione che potrebbe essere tecnicamente definita un'autobiografia. Malraux ha sapientemente selezionato e assemblato citazioni e passaggi tratti dalla corrispondenza di Napoleone e dai bollettini della Grande Armata, offrendo al lettore un affresco dettagliato e autentico dell'epopea napoleonica.
Una sapiente cronologia
La struttura cronologica, anno per anno, conferisce un senso di coesione e continuità alla narrazione, mentre la scelta accurata dei frammenti da utilizzare rivela l'abilità e l'ingegno di Malraux come artigiano della parola. Leggendo questo libro, ci si sente trasportati nel mondo di Napoleone, quasi come se l'Imperatore stesso stesse raccontando la sua vita.
D'altra parte è Napoleone che parla, non vi è alcun intervento diretto dell'autore, ma l'effetto che ne deriva è stupefacente.
D'altra parte è Napoleone che parla, non vi è alcun intervento diretto dell'autore, ma l'effetto che ne deriva è stupefacente.
Un ritratto originale
Il ritratto di Napoleone che emerge da quest'autobiografia è sorprendentemente originale e, in generale, positivo, riflettendo l'ammirazione profonda che Malraux nutriva per lui. L'autore dipinge un Bonaparte che non è solo il grande condottiero, ma anche un uomo appassionato, un amorevole compagno di Giuseppina, un fratello premuroso e un amico leale dei suoi soldati e dei suoi generali.
Tuttavia, Malraux non esita a mostrare anche il lato umano di Napoleone, evidenziando le sue debolezze e le sue contraddizioni, oltre al suo lato sentimentale. Inoltre, l'autore offre un'analisi acuta del ruolo di Napoleone come statista, evidenziando le sue riforme amministrative, il Codice Civile e il Concordato con la Chiesa Cattolica.
Conclusioni
In conclusione, quest'autobiografia offre un'immersione avvincente e completa nella vita e nel pensiero di Napoleone, grazie alla maestria di un autore che ha saputo tessere un racconto avvincente utilizzando solo le parole dell'Imperatore stesso.
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