lunedì, settembre 13, 2021

La morte del Duca d'Enghien

 Napoleone decretò la morte del Duca

Duca d'Enghien



Una delle pagine più oscure della vita di Napoleone fu la decisione di catturare al di fuori dei confini della Francia Enrico Luigi Antonio di Borbone duca di Enghien e ordinarne dopo un sommario processo, la morte per fucilazione.


Perchè Napoleone decise di uccidere il nobile duca d'Enghien?

Napoleone sapeva di essere nel mirino dei realisti ( leggi gli attentati a Napoleone) e voleva dare come lui stesso disse "un esempio terribile" per spegnare ogni velleità restauratrice e per porre fine agli attentati nei suoi confronti.

Il clima a Parigi e in tutta la Francia, già a partire dai primi anni del 1800,  si fece più cupo.
Ferrei  controlli di polizia erano diffusi in tutto il paese allo scopo di intercettare qualsiasi trama di origine realista.

A Bonaparte non bastava la cattura di Moreau e Pichegru; egli doveva puntare più in alto, a un principe reale.

In tale decisione era spinto da Talleyrand e da Fouché.

La preda ideale era il duca d'Enghien che soggiornava presso la frontiera francese rendendo agevole la cattura.

Un atto così proditorio aveva bisogno di qualche giustificazione o prova  per non sembrare un vero e proprio assassinio.

Il duca d'Enghien a Ettheneim

arresto duca d'enghien



Il duca soggiornava in una casa di campagna vicina alla cittadina di Ettheneim nell'elettorato di Baden. Con lui la sua amata, la principessa Carlotta di Rohan.

Tale Lamothe, maresciallo d'alloggi, fu incaricato di svolgere indagini sulle attività del duca.
Egli si recò a Kappel un piccolo villaggio non lontano da Ettheneim  dove interrogò l'ufficiale di posta apprendendo che il duca si trovava nella sua residenza con il generale Dumouriez, il barone di Grunstein e un certo Smith appena arrivato da Londra.

Il rapporto di Lamothe conteneva , però degli errori fatali. Col duca non c'era il generale Doumariez, ma bensì un ufficiale al seguito di nome Thumery.

Lamothe trasmise il rapporto al prefetto del basso Reno e di lì arrivò a Real direttore generale della polizia.

Napoleone apprese notizie non veritiere. Dopo una sfuriata sia con Real che con Talleyrand per la loro scarsa viglilanza prese la determinazione di agire.

Un consiglio formato dai consoli Cambaceres, Lebrun dal ministro Talleyrand e da Fouché si riunì per decidere il da farsi.

Cambaceres e Lebrun erano per la prudenza sapendo che gli elementi in mano a Napoleone erano pochi e non certi e anche timorosi delle ripercussioni sul piano internazionale.

Talleyrand e Fouché erano per la linea dura che era condivisa da Napoleone.

La cattura del Duca


Fu dato ordine al generale Ordener a capo di 300 dragoni di penetrare a Ettheneim e prelevare il duca.

L'operazione venne compiuta senza ostacoli.

Il duca insieme al marchese di Thumery, il sergente Pferidorf, il cameriere Canone e il colonnello Charlot vennero trasportati prima a Strasburgo e poi a Vincennes.

Il compito di interrogare il prigioniero fu dato al generale Hullin.

Il duca negò tutte le accuse che gli furono rivolte asserendo di non conoscere Moreau e Pichegru.
Non fu creduto, ma il processo era scontato in partenza.

Il duca chiese di parlare col Primo Console , ma la cosa gli fu negata.

La condanna a morte

morte duca d'enghien



La sentenza venne pronunciata e la condanna fu la fucilazione.

Il duca venne condotto nei fossati del castello. Egli chiese la presenza di un prete, ma anche questa richiesta fu negata. Il duca allora si inginocchiò per una breve preghiera.

Al momento dell'esecuzione disse: " E' orribile morire per mano di Francesi".

Il corpo venne sepolto in una fossa già predisposta nei pressi del fossato.

Napoleone, anche in seguito, non si mostrò mai pentito del suo gesto che riteneva necessario per la sua sicurezza e quella della Nazione. A nulla valsero anche le suppliche della stessa Giuseppina che implorava la grazia per il Duca.

Le reazioni internazionali

La fucilazione del duca d'Enghien



C'era, però da valutare le reazioni internazionali.

La Russia fu quella che reagì peggio rompendo le relazione diplomatiche con la Francia, mentre nè l'Austria e nemmeno lo stesso elettore del Baden che aveva visto violare i propri confini protestarono più di tanto.


La crudele e ingiusta esecuzione del duca d'Enghien fu comunque una vittoria politica di Napoleone, perché fugò ogni dubbio sulla possibilità di una sua alleanza con i realisti e tranquilizzò i giacobini.


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