Luisa di Meclemburgo- Strelitz |
1807, Luisa di Meclemburgo- Strelitz, regina di Prussia accetta di incontrare Napoleone allo scopo di cercare di rendere meno dure le condizioni imposte dai vincitori. Ecco come l'Imperatore descrive l'incontro in una lettera a Giuseppina.
" Amica mia, la regina di Prussia ha cenato con me ieri. Ho dovuto difendermi perché avrebbe voluto spingermi a fare qualche altra concessione al marito, sono stato galante, ma mi sono attenuto alla politica.
Lei è molto gradevole, mi tormentava per ottenere Magdeburgo e voleva che impegnassi per ciò la mia parola. Io continuavo a rifiutare con galanteria.
C'era una rosa sul camino, l'ho presa e gliel'ho offerta. Lei ha ritirato la mano dicendo: "a condizione che sia accompagnata da Magdeburgo".
Io ho subito ribattuto:" Ma Signora sono io che vi offro la rosa".
Dopo questo colloquio, l'ho accompagnata alla sua carrozza, lei ha chiesto di Duroc, che le piace molto.
Si è messa a piangere dicendo:"sono stata ingannata".
L'incontro di Tilsit |
Fu proprio Luisa ad esortare il marito a intraprendere la guerra contro Napoleone. Fu l'incontro con lo Zar Alessandro a spingere Luisa a sposarne la causa contro Bonaparte.
Dopo la sconfitta di Jena e le pesanti conseguenze che ne derivarono, Luisa fu l'emblema della voglia di rivincita dei Prussiani. La figura della regina, intrepida, coraggiosa, bella e altera divenne il simbolo del nazionalismo della sua patria che portò a una profonda riorganizzazione dell'esercito.
Tali riforme portarono i Prussiani a prendersi la rivincita contro Napoleone, infatti si dice che Blucher nel 1814 quando entrò a Parigi gridò: "La regina è vendicata"
Regina che non potè assistere al trionfo Prussiano perche a 34 anni, nel 1810, morì.
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