Pittura di Charles von Steuben che ritrae l'Imperatore in esilio.
Notevole questo dipinto che in pochi tratti ritrae mirabilmente l?Imperatore durante il suo esilio a Sant'Elena.
Cosa notiamo?
La prima cosa che colpisce è l'aspetto fisico di Napoleone. La pinguedine che già aveva fatto capolino negli ultimi anni del suo regno è più accentuata.
L'abbigliamento è più quello di un contadino che quello di un sovrano o di un generale.
Napoleone sembra più vecchio dei sui anni, stiamo parlando di un uomo ancora nel fior fiore del suo vigore di una età compresa fra 45 e50 anni.
L'espressione è triste, lo sguardo rivolto verso il basso. Nessuna traccia del fulgore dei suoi occhi che avevano intimrito tutti i potenti della terra.
Il ritratto è quello di un uomo stanco e annoiato senza alcuna speranza per il futuro.
Nel suo dipinto, von Steuben riesce a comunicare l'angustia dell'ambiente in cui viveva Napoleone.
Il perfido Lowe, il Governatore dell'isola lo aveva costretto a dimorare a Longwood, località dell'isola in collina e punto meno salutare dell'inospitale isola dell'Atlantico.
La tristezza del luogo si intuisce tutta. Dalle finestre si scorge vagamente un paesaggio tutto avvolto dalle nebbie, caratteristica del luogo e la luce che penetra nella stanza è fioca tale da lasciare molte ombre.
Sull'estrema destra, in gran disordine sono accatastati su una sedia dei libri. Sappiamo della voracità con cui Napoleone leggeva. Tale caratteristica che aveva sviluppato fin da giovane quando era giovane sottufficiale e che mai abbandonò durante tutta la sua vita.
A Sant' Elena anche i libri erano razionati e quelle poche volte che arrivavano da navi in transito Napoleone era felice.
Un uomo, Napoleone piegato dalla sconfitta, mortificato nel suo onore, separato dai suoi affetti.
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