lunedì, aprile 15, 2024

Quello che si sa, poco, del giovane Napoleone

Napoleone da giovane

Le testimonianze di chi lo conobbe

La gioventù di Napoleone: luci e ombre tra mito e realtà

Napoleon


Un'infanzia poco conosciuta

La gioventù di Napoleone Bonaparte rimane avvolta da un alone di mistero. Le sue gesta giovanili non suscitarono particolare interesse  all'epoca, tanto che scarseggiano testimonianze e aneddoti documentati. Solo dopo il raggiungimento del successo, e soprattutto dopo la sua morte, la sua figura si ingigantì, alimentando un'aura leggendaria che spesso offusca la realtà storica. In molti hanno cercato nella gesta giovanili di Bonaparte la scintilla che poi avrebbe generato il gigante che è stato, ma il più delle volte si è trattato di tentativi di lucrare sulla fama di Napoleone.

Questo esercizio di stile è presente anche ai nostri giorni. Molti sono i libri che cercano di produrre nuovi fatti, nuove testimonianze.
Questa è la prova di un interesse che non accena a scemare intorno alla figura di Bonaparte testimoniata dal recente film di Ridley Scott.

Memorie postume: tra opportunismo e sincera ammirazione

A narrarci i fatti della sua giovinezza furono soprattutto coloro che lo conobbero in seguito, spinti da motivazioni non sempre nobili. Tra questi spicca il conte Emanuel Las Cases, memorialista di Sant'Elena. Seguì Napoleone nell'esilio e trascrisse i suoi ricordi, pubblicandoli poi con grande successo nel "Memoriale di Sant'Elena". L'opera divenne un best seller, fruttando a Las Cases la fama e la ricchezza.

Oltre a Las Cases, numerosi altri personaggi, spesso mossi da semplice opportunismo, scrissero memorie su Napoleone, a volte distorcendo la realtà per renderlo più eroico o sensazionale. Non è difficile, all'occhio esperto, scovare inesattezze e invenzioni. Tutto, però contribuisce alla costruzione del personaggio Napoleone.

Aneddoti e testimonianze: un mosaico di personalità

Nonostante le numerose rielaborazioni, alcune testimonianze ci offrono preziosi scorci sulla personalità del giovane Napoleone. Da quel pocoo che si sa si intuisce che da giovane Bonaparte era un ragazzo fiero, vivace, ambizioso. 

Napoleone aveva una rabbia interna che esplodeva quando non riusciva a canalizzarla. Le circostanze lo favorirono e la sua "voglia" fece il resto.

Passiamo a qualche aneddoto, tra quelli più conosciuti e simpatici. Si riferiscono principalmente al suo soggiorno presso il collegio militare di Brienne e provengonio dal suo compagno Bourrienne nella maggior parte.

  • La cresima: Un aneddoto narra che il vescovo esitasse a impartirgli la Cresima perché non trovava San Napoleone sul calendario (successivamente venne stabilito che San Napoleone si festeggiasse il 15 agosto, giorno della nascita dell'Imperatore). Napoleone, con la sua proverbiale prontezza di ripiego, esclamò: "

    Ci sono un gran numero di Santi, e il calendario ha solo 365 giorni".
    Il vescovo, colpito dalla sua sicurezza, procedette con il sacramento senza ulteriori indugi.

  • Gli studi: Il professor Domairon di Brienne lo definì

    "granito riscaldato nel vulcano",
    sottolineando il suo carattere ardente e la sua tenacia. Pasquale Paoli, eroe corso, lo paragonò agli uomini di Plutarco, scorgendo in lui una tempra fuori dal comune, anche se i due non andavano d'accordo.

  • La carriera militare: Il generale francese Pichegru, pur avversario politico di Napoleone, ne riconobbe l'inflessibilità e la determinazione. Il professor di storia della scuola di Brienne predisse il suo futuro radioso, a patto che le circostanze gli fossero favorevoli.

  • L'ingresso alla scuola militare: Il cavalier de Keralio, ispettore dell'esercito, vide in lui

    "una favilla che non si coltiverà mai abbastanza"
    e ne sostenne l'ammissione alla scuola militare di Parigi. La sua scheda riportava un quadro contrastante: ottimo nelle materie scientifiche, carente in latino e negli esercizi fisici. Nonostante ciò, Keralio era convinto che sarebbe diventato un eccellente ufficiale di mare. 

Conclusione

Le testimonianze sulla gioventù di Napoleone, pur frammentarie e talvolta distorte, ci permettono di intravedere i tratti distintivi di un uomo fuori dal comune. La sua intelligenza, la sua ambizione e la sua ferrea volontà erano già evidenti sin da giovane, elementi che gli permisero di raggiungere il potere e cambiare il corso della storia.


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