Napoleone scrive a sua madre poco dopo la morte del padre.
Napoleone non ha compiuto 16 anni, quando il 24 febbraio del 1785 viene raggiunto dalla notizia della morte del padre.
Carlo Bonaparte, che ormai si faceva chiamare Charles alla Francese, muore a Montpellier. Un cancro allo stomaco o meglio uno scirro al piloro lo aveva portato alla tomaba prematuramente.
Quel cancro allo stomaco che fu una delle poche eredità che Napoleone ricevette dal padre e che lo uccise quel fatidico giorno del 5 maggio del 1821 a Sant'Elena.
Dopo poco più di un mese Napoleone scrive alla madre una lettera con cui la esorta a essere forte, a calmare il terribile dolore che l'aveva lasciata vedova trentenne.
Parole che possiamo pensare scritte da un adulto, da un uomo avvezzo al dolore e alle perdite che si incontrano nella vita. Di certo non ci aspettiamo essere pronunziato da un quindicenne che pure aveva perso il padre.
Ma vediamo nello specifico cosa scrive Napoleone alla madre
"Mia cara Madre, è oggi, quando il tempo ha un po' calmato i primi trasporti del mio dolore, che mi affretto a manifestarti la gratitudine ispiratami dalla bontà che hai sempre avuto per noi. Conteniamola, mia cara madre, le circostanze lo richiedono; raddoppieremo le nostre cure e la nostra [gratitudine], e saremo lieti se potremo con la nostra [obbedienza] compensarvi un po' per l'inestimabile perdita di questo caro marito. Concludo, mia cara Mamma, il mio dolore me lo comanda, supplicandoti di calmare il tuo dolore. La mia salute è perfetta e prego ogni giorno che il cielo ti benedica con una salute simile. Porgo i miei rispetti a Zia Gertruda, Minana Saveria e Minana ecc."
Poche parole con cui Napoleone cerca prima di essere un bravo figlio, facendo promessa alla madre di obbedienza e rispetto. Poi passa a consolare Letizia, la esorta a calmae il proprio dolore, a essere forte, a guardare avanti. Come ogni bravo figlio rassicura la madre sulla propria salute.
Napoleone d'altra parte, fin da bambino aveva mosrato di avere un carattere forte, una tempra superiore. Lo zio Arcidiacono, diceva: Giuseppe è il maggiore, ma il capofamiglia è Napoleone"
- Bonaparte mostrava da subito quelle doti di leadership, quel carisma del capo, quella sicurezza nell'affrontare le situazioni più difficili anche quelle precoci cui lo aveva sottoposto il destino.
- Il tono della lettera alla madre è pacato, riflessivo, scevro da emozioni. Napoleone mantiene sempre il controllo e la lucidità.
- Napoleone dimostra poi, sicurezza in se stesso. Egli è certo di saper venire fuori da un dolore e una situazione tragica
- Napoleone non si lascia andare anche tenendo conto della circostanza per la quale egli si trova già da qualche anno lontano da casa al collegio militare di Brienne.
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