Il figlio di Napoleone

Il figlio di Napoleone è morto! 

La notizia corse veloce in tutta Europa. L'unico erede del grande uomo non era più tra i mortali.

Una gran parte d'Europa tirò un sospiro di sollievo. Un possibile nuovo Bonaparte atterriva molte corti, rappresentava un pericolo. Il padre era morto, ma il figlio avrebbe potuto risvegliare sopiti entusiasmi.

La Francia reagì diversamente.

C'erano diversi sentimenti nella nazione. Alcuni erano delusi dall'esperienza dell'Impero, altri nostalgici. Alcuni fedeli realisti, altri bonapartisti convinti. Entrambe le fazioni però nutrivano un certo interesse che potrebbe definirsi affetto verso questo giovane strappato alla sua famiglia e alla sua patria solo per il suo nome, solo per essere il figlio di un padre troppo ingombrante.

Il duca di Reichstadt

Un ragazzo sventurato colui che fu nominato duca di Reichstadt poiché non sentiva l'affetto della madre, soffriva per la sorte del padre di cui forse gli era stata nascosta la storia o peggio forse ne avevano raccontata una fatta di sangue e di soprusi. Una giovinezza passata nella sensazione di essere inutile, di essere un senza patria. Non era francese il re di Roma, ma non si sentiva austriaco, anche se il nonno avesse avuto sincero affetto per lui.

Era alto Franz, perché così lo chiamavano a corte dimenticando che il suo primo nome era Napoleone, bello, biondo e con gli occhi azzurri. Più simile alla madre nelle fattezze, ma con lo sguardo acuto e penetrante del padre. Ma proprio dagli occhi si percepiva un velo di tristezza, una malinconia profonda che nulla avrebbe potuto colmare.

Chi era mio padre?

Negli ultimi anni del suo breve passaggio terreno le domande sul padre si facevano insistenti. Il ritratto di Napoleone spesso era tra le sue mani. Chissà quali domande si faceva Franz e quali risposte aveva ottenuto. Segreti che nessuno sa e che mai potremo sapere.

Un male oscuro

Si ammalò col male di petto che tante vittime mieteva. Si spense presto, ma non prestissimo perché era di forte fibra. La madre pentita era accorsa al suo capezzale forse tardivamente gli stava dando quell'amore che gli aveva sottratto per vivere la sua.

Quel ritratto

Franz guardava spesso il ritratto del padre, lo stringeva fra le sue mani, lo guardava come se volesse interrogarlo, come se volesse sapere una verità che tutti gli nascondevano.

franz percepiva di essere amato, ma anche di vivere una vita fatta di menzogne da parte del nonno e di mancanza di attenzioni da parte della madre.

Egli avrebbe voluto confidarsi con Maria Luisa, chiedere a lei che ne era stata la sposa, chi era suo padre. Era il condottiero invincibile, il costruttore di un nuovo ordine sociale e politico oppure era un ambizioso assetato di sangue che aveva portato lutti in tutte le famiglie di Europa e aveva messo in ginocchio la Francia?

Franz aveva 21 anni quando morì. Giovanissimo. La sua morte, tra le braccia della madre che finalmente era accorsa a sollevare dal dolore e dalla tristezza il suo primogenito fu una liberazione per molti

Si dice che amasse la Francia; forse era meglio così che morisse, liberandosi così da un futuro minaccioso per il suo paese e da un peso troppo grande da sopportare... Il nome di suo padre, il nome di Napoleone!"

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