lunedì, settembre 20, 2021

Napoleone e l'Italia

L'Italia di Napoleone

Napoleone e l'Italia un legame indissolubile. 

assedio mantova


Bonaparte, Imperatore dei Francesi aveva chiare origini italiane. Un ramo della sua famiglia, originaria di Sarzana, era emigrata nel 1500 in Corsica.

A casa Bonaparte si parlava italiano e lo stesso Napoleone prima di essere ammesso alla scuola militare di Brienne passò un periodo di sei mesi al collegio di Autun per imparare il francese cosa che non avvenne mai perfettamente. Questo a testimonianza di come l'Italia facesse parte della sua cultura, della sua formazione.

L'Italia,  non sta a Napoleone solo come origini familiari, ma anche perchè la sua gloria cominciò proprio in Italia con le vittorie inattese di quella che viene definita la "Prima campagna d'Italia".

Sì perché fu proprio in Italia con le inattese vittorie e la rapida conquista del nord del paese  che diede consapevolezza del suo genio a Napoleone. Più volte durante i mesi trascorsi nel nord Italia Bonaparte confidò ai suoi generali e in particolar modo a Marmont la sensazione di essere un uomo del destino, un uomo che avrebbe fatto la storia.

Siamo nel marzo del 1796 quando Napoleone ricevette il comando dell'esercito d'Italia. Egli comprese che era l'occasione della sua vita.
Fu a Nizza durante il viaggio verso l'Italia che abbandonò definitivamente la forma Buonaparte del suo cognome per adottare un più francese Bonaparte. (Leggi: Bonaparte o Buonaparte)
Egli si accingeva a cambiare il corso della sua vita.

Napoleone Mantova


L'esercito che gli si presentò di fronte era un ammasso di 40.000 uomini, disagiati, mal equipaggiati col morale a pezzi, disillusi e affamati,ma tra di loro vi erano anche ottimi soldati che avevano solo bisogno di una guida per emergere e Napoleone era l'uomo giusto.

Non furono solo le difficoltà logistiche che dovette affrontare Napoleone, ma anche quelle militari. Gli si paravano contro due eserciti preponderanti di uomini: quello Piemontese e quello Austriaco.

Napoleone comprese che era necessario dividere queste due forze. Rivolse, quindi i propri sforzi prima contro l'esercito piemontese attaccandolo con forza e rapidità così giungendo al risultato di eliminarli dalla contesa sconfiggendoli e ottenendo la pace col trattato di Cherasco.

Fu poi la volta degli Austriaci. In meno di un mese anche l'esercito austriaco era battuto e in ritirata. Bonaparte aveva ormai il controllo dell'intera Lombardia, Milano compresa.


battaglia rivoli
Battaglia di Rivoli


L'ambizione di Napoleone non poteva arrestarsi. Gli Austriaci, d'altra parte dopo l'iniziale sconcerto di fronte alle vittorie di Napoleone decisero di riorganizzarsi e di inviare forze fresche in Italia.

Napoleone intanto si comportava come un vero e proprio sovrano imponendo la pace e trattati agli altri regni e ducati italiani, ma soprattutto estrorcendo loro 60 milioni che andarono a rimpinguare le esangui casse del Direttorio

Le truppe francesi avevano il morale alle stelle. Il tempo della fame era passato ora che si trovavano in regioni ricche e fertili da vincitori.
Napoleone, però dovette affrontare e sconfiggere un nuovo esercito austriaco con al comando Sigmund von Wurmser. Anche queste truppe furono sconfitte e dovettero rifugiarsi a Mantova già cinta d'assedio dai Francesi.

Napoleone era vincitore, ma la sua posizione non era brillantissima. Dalla Francia i rinforzi arrivavano col contagocce, il Direttorio inoltre preoccupato delle vittorie e dal prepotente potere di Bonaparte voleva affiancargli il generale Kellermann per limitarne il raggio d'azione, ma Napoleone seppe affrontare queste circostanze con la sua consueta audacia e perizia continuando a essere l'unico comandante in capo. Il Direttorio si poteva accontentare dei milioni, dei gioielli e delle opere d'arte che arrivavano regolarmente a Parigi.

A Rivoli un'altra battaglia e un'altra decisiva vittoria. Nel febbraio del 1797 anche Mantova si arrese.

Napoleone non aveva più ostacoli e addirittura poteva puntare a Vienna, ma si fermò a 60 miglia dalla capitale. Bonaparte non poteva spingersi così in avanti col pericolo che le sue retrovie fossero scoperte anche in considerazione che cominciava a elevarsi qualche malcontento nelle popolazioni italiane. Le truppe poi erano ormai esauste non avendo avuto alcun ricambio.

Napoleone arcole


Era il momento di concludere la campagna che con il trattato di Campoformido diede un nuovo volto all'Italia.

Napoleone aveva fatto il suo ingresso sulla scena ed era stato un ingresso trionfale.
Il giovane generale, magro, sconosciuto dalle fattezze che in alcuni suscitavano ilarità era riuscito in un'impresa colossale. 

L'Italia aveva prodotto un gigante. 

Gli austriaci fecero un ultimo tentativo di salvare Mantova nel 1797, culminando nella battaglia di Rivoli e una clamorosa vittoria per le forze di Napoleone. Le forze austriache erano state dimezzate e si ritirarono in Tirolo. Nel febbraio del 1797, Wurmer e Mantova si arresero.

Ora Napoleone aveva conquistato il nord Italia e il Papa ha dovuto acquistare Napoleone - altrimenti. Insoddisfatto di permettere ai suoi nemici sconfitti di ritirarsi e leccarsi le ferite, Napoleone portò i suoi 40.000 uomini in Austria. Qui affrontò l'arciduca Carlo.

Ma il morale di Charles era basso, il che significava che Napoleone sapeva che probabilmente avrebbe potuto negoziare i termini, e li offrì quando arrivò a meno di sessanta miglia da Vienna. Provando problemi in casa in Francia, con uomini esausti e una potenziale ribellione italiana, decise che sarebbe stata la cosa migliore. Di ritorno in Italia, catturò la Repubblica di Genova e parti di Venezia.

La lunga serie di vittorie di Napoleone pose fine alla guerra in Europa e rafforzò la sua reputazione come il principale preminente della Francia, apparentemente in grado di fare l'impossibile. I suoi movimenti e le sue attività hanno istituito un vero cambiamento, riscrivendo i confini territoriali e arricchendo la Francia abbastanza da aiutare a mantenere il governo in quanto ha perso il controllo fiscale e politico. Alla fine, anche Napoleone avrebbe avuto una risposta.

Amici, siamo giunti alla fine di questo post. Spero che abbiate trovato interessante questo viaggio nella storia di Napoleone. 


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